Busto Arsizio (Varese), 8 mar. (LaPresse) – E’ in corso dall’alba di oggi un’operazione del carabinieri di Busto Arsizio, in provincia di Varese, finalizzata allo smantellamento di una consorteria criminale dedita al peculato. Sei le persone arrestate, tutte dipendenti della piscina comunale Manara, di proprietà dell’Agesp servizi Srl(società a capitale pubblico partecipata interamente dal Comune di Busto Arsizio), la cui direzione, estranea ai fatti ha collaborato attivamente con gli investigatori. Per i sei, tutti italiani e incensurati, con la qualifica di incaricati di pubblico servizio, l’accusa è quella di concorso in peculato continuato. Secondo gli investigatori gli arrestati, addetti alla cassa della piscina, a fronte del pagamento da parte degli utenti dei biglietti giornalieri di ingresso o di accessori per il nuoto e di altri articoli sportivi, omettevano sistematicamente di rilasciare i relativi scontrini fiscali per ogni transazione avvenuta, in modo da intascare il denaro che andava, così, ad alimentare un fondo comune utilizzato per acquistare beni ed altre utilità a vantaggio dei componenti del sodalizio.
I sei avrebbero sottratto alle casse comunali circa 73mila euro. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra, sono partite dopo la segnalazione di alcuni utenti, che hanno riferito ai carabinieri di non avere ricevuto lo scontrino fiscale. Tutti e sei i componenti del sodalizio criminale, terminate le formalità di rito, sono stati immediatamente accompagnati presso le rispettive abitazioni, dove resteranno agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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