Milano, 18 feb. (LaPresse) – Telecom Italia ha chiesto oggi di costituirsi parte civile nell’ambito del processo a carico dell’ex presidente del gruppo di tlc Marco Tronchetti Provera per la vicenda dei dossier illegali creati dalla security di Telecom e di Pirelli. Marco Tronchetti Provera è accusato di ricettazione perchè nel 2004 aveva ottenuto dal suo ex responsabile della sicurezza nella stessa Telecom e prima in Pirelli, l’ex carabiniere dei Ros Giuliano Tavaroli, un dischetto con le attività illegali di hackeraggio informatico effettuate a danno dell’agenzia investigativa Kroll.
Nella richiesta di costituzione, depositata oggi nel corso della prima udienza del processo a carico di Tronchetti Provera, il legale di Telecom Luca Santamaria ha scritto che le imputazioni a carico dell’ex presidente del gruppo “hanno innanzitutto cagionato oltre a un danno morale, evidenti e significativi danni di immagini alla reputazione commerciale di Telecom Italia, tenuta conto dell’eco mediatica che questa vicenda e gli stessi reati, presupposto della ricettazione qui contestata, hanno determinato in Italia e all’estero almeno dal 2005 ad oggi”.
Telecom dopo questa vicenda ha dovuto affrontare una serie di richieste di risarcimento e perfino un arbitrato internazionale a Parigi. “I fatti imputati all’ex presidente di Telecom Italia – si legge ancora nel documento – hanno dunque già cagionato danni patrimoniali alla società e sono suscettibili di cagionarne altri nel prossimo futuro”. Il processo è stato rinviato al 18 marzo prossimo.
A chiedere il rinvio a giudizio del presidente di Pirelli ed ex numero uno di Telecom, Marco Tronchetti Provera, è stato il procuratore aggiunto Alfredo Robledo. I fatti al centro del processo per ricettazione risalgono al 2004 e la prescrizione scatterà dal 2015. Nel giugno del 2008 Tronchetti Provera era stato sentito come persona informata sui fatti e a fine 2011 è stato convocato come indagato per ricettazione.
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