Frosinone, 17 feb. (LaPresse) – Grande paura nel frusinate dove ieri notte un sisma di magnitudo 4.8 ha colpito alle 22.16. La scossa di terremoto, chiaramente avvertita anche a Roma, è stata registrata a 10,7 chilometri di profondità, secondo quanto riporta l’Ingv. L’Usgs (Istituto Geologico degli Usa) fissa la magnitudo a 4.9, localizzando l’epicentro a 3 chilometri da Balsorano Vecchio e a 6 chilometri da Sora. La popolazione spaventata si è riversata in massa per le strade. La zona, già in passato teatro di forti terremoti, è un’area ad alta intensità sismica. l sisma è avvenuto nella zona dei monti Ernici-Simbruini. All’Ingv sono arrivate circa 860 segnalazioni dalla zona. “Premettendo che si tratta di dati non verificati – ha spiegato a LaPresse Valerio De Rubeis, esperto dell’Ingv – è stato avvertito anche un sesto grado intorno alla zona epicentrale tra Isernia e Frosinone”. De Rubeis, leggendo i dati presenti sul sito http://www.haisentitoilterremoto.it/ spiega che dalle segnalazioni il sisma “Lo hanno sentito a Roma, a Rieti, sui colli Albani, ed è stato avvertito chiaramente nel casertano e in direzione di Pescara”.

PAURA ANCHE ALL’AQUILA. E’ tornata la paura anche all’Aquila dove alle due di stanotte c’è stata una scossa di terremoto 3.7 seguita da repliche più piccole, fra cui una 2.3 e una 1.8, con epicentro nel distretto del Gran Sasso.

“UN FORTE BOATO”. Panico fra la popolazione nel frusinate dopo la scossa 4.8. “Abbiamo sentito un forte boato, ma la scossa è stata piuttosto breve. Io mi trovavo a 10 metri dall’uscita di casa e quando mi sono trovato all’esterno il sisma era già finito”. Questo il racconto di Gerardo Perruzza, vigile urbano e residente di Pescosolido, paesino del frusinate vicino all’epicentro del forte sisma che ieri sera ha colpito la zona.

ANZIANA MORTA DI INFARTO. Una donna di Isola Liri, in provincia di Frosinone, è morta stroncata da un infarto dopo la scossa che ieri sera ha colpito la Ciociaria. A quanto appreso da fonti sanitarie, la donna, 65 anni, è scesa dalla sua abitazione durante la prima scossa ed aveva deciso di rifugiarsi all’interno del suo camper. Dopo qualche minuto, all’interno del veicolo, la donna è stata stroncata da una crisi cardiaca.Inutili i soccorsi del 118. La signora è morta all’ospedale di Sora (Fr).

NOTTE FUORI CASA, APERTE LE PALESTRE PER L’ACCOGLIENZA. Tutti in strada, molti in macchina e alcuni nelle strutture allestite dai Comuni del frusinate. I cittadini di Sora, Isola Liri, Pescolido, Casalvieri e Broccostella hanno trascorso la notte fuori casa dopo la forte scossa di terremoto che ha colpito la Ciociaria ieri sera. Una scossa potente e superficiale: per questo il sisma è stato avvertito da Roma a Pescara fino al Molise. A Sora, epicentro del sisma, è stata aperta l’unità di crisi. L’amministrazione ha provveduto ad aprire le palestre dei campi sportivi e dello stadio. Da questa mattina inizierà il monitoraggio e la verifica sulla staticità degli edifici. Molti i cittadini le cui case sono state lesionate, soprattutto a Sora e Pescosolido. Qui la protezione civile e i vigili del fuoco interverranno stamane per capire l’entità delle crepe e se queste minano alla stabilità degli edifici.

SINDACO SORA: “MOLTA GENTE IN ATTESA”. “Qui la fila è lunga e c’è molta gente in attesa”. Il sindaco di Sora, Ernesto Tersigni è davanti alla sede della vecchia stazione ferroviaria di Sora, da ieri sera diventata il quartier generale dell’unità di crisi che sta gestendo la raccolta dati dopo la forte scossa che ha colpito ieri sera la Ciociaria. “Già ora – dice il primo cittadino a LaPresse – abbiamo due case dichiarate inagibili e stiamo già pensando a come e dove collocare queste persone”. “Per ora – continua Tersigni – Già in duecento hanno compilato i moduli per la richiesta di verifica. Crediamo che stasera arriveremo a migliaia. Tecnici del Comune, della protezione civile, della Provincia e i vigili del fuoco stanno monitorando il territorio”.

MILLE CHIAMATE AI VIGILI DEL FUOCO. Sono più di un migliaio le telefonate arrivate dalle 22.30 di ieri sera al numero di emergenza dei vigili del fuoco di Frosinone dopo la forte scossa che ha colpito la zona ieri sera. Nel corso della notte le squadre di pompieri della provincia hanno effettuato circa una cinquantina di verifiche. Intanto un elicottero dei vigili del fuoco sorvola le zone dell’epicentro fin dalle prime luci dell’alba per avere una prospettiva dall’alto di possibili casi di emergenza non segnalati.

CHIESE CHIUSE IN VIA PRECAUZIONALE. Tutte le chiese di Sora e di Isola Liri e anche molti edifici storici sono stati chiusi in via precauzionale per permettere una reale verifica dei danni dopo la forte scossa che ha colpito la Ciociaria. Un scelta dettata sì dalla prudenza ma anche dall’oggettiva preoccupazione per lesioni che sono comparse in alcune strutture religiose, in particolare quelle molto antiche. Tutti gli interventi sono stati coordinati nella notte da una unità di crisi ricavata al comando dei vigili urbani, nello stazione della stazione ferroviaria. Chiese e scuole chiuse anche a Pescosolido, borgo montano in provincia di Frosinone a sei chilometri dell’epicentro del terremoto che ieri sera ha colpito la Ciociaria. “La chiesa madre – dice il sindaco Giuseppe Cioffi – è stata leggeremente danneggiata così come quella più piccola dell’Annunziata. Per ora, alla vista, sono solo calcinacci e intonaci caduti. I tecnici del Comume sono al lavoro per verificare l’entità dei danni”. Vigili urbani, genio civile, Protezione civile e vigili del fuoco stanno monitorando anche la scuola elementare, sede di seggio per le prossime elezioni. “Ora – continua Cioffi – è presto per capire. Nel pomeriggio avremo più chiara la situazione. Per fortuna le scosse di assestamento sono state lievi e la gente è più serena”.

NEL 1915 SORA FU RASA AL SUOLO DA UN SISMA. L’area non è certo nuova a eventi sismici ed è stata colpita in passato di forti scosse di terremoto. La provincia di Frosinone è infatti una delle aree dell’Italia a maggiore intensità sismica. I centri della provincia ad alto rischio sono stati individuati nell’intera Valle di Comino e in parte della Valle del Liri. Proprio qui si sono abbattuti gli ultimi forti terremoti che hanno interessato la provincia di Frosinone: nel 1915 Sora venne rasa al suolo dal sisma della Marsica, mentre nel 1984 la Valle di Comino fu colpita da diverse scosse telluriche, una anche di magnitudo 5.2 (ottavo grado della scala Mercalli), che crearono ingenti danni alle abitazioni e agli edifici pubblici.

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