Roma, 16 feb. (LaPresse) – “Se qualcuno vuole protestare non lo fa più in piazza, non blocca una strada ma blocca una infrastruttura dell’informazione”. Lo ha spiegato Umberto Rapetto, generale in congedo della guardia di finanza ed ex comandante del nucleo delle fiamme gialle specializzato contro le frodi informatiche. Il gruppo che ha attaccato il sito internet del tribunale di Milano, ha detto, potrebbe appartenere alla galassia di Anonymous ma bisogna considerare che non si tratta di una organizzazione: “Anonymous – ha sottolineato Rapetto – è un sistema in franchising a cui aderiscono tutti quelli che hanno certe capacità informatiche diciamo acrobatiche. Non esistono sodalizi consolidati, è un marchio che appartiene al mondo sotterraneo di internet”.

Quello che è successo oggi, ha spiegato, “è solo la dimostrazione epidermica” di azioni che sono “una opportunità di vanto e di dimostrazione di potenza, la voglia di dimostrare la presenza”. Probabilmente, ha continuato, “al di là dello smacco non c’è un vero e proprio danno”. Non si può escludere, però, che a compiere l’attacco siano stati “insider scontenti della propria condizione o precari del tribunale”. In questo caso “l’accesso ai dati sensibili potrebbe avere un’intensità drammaticamente superiore, con informazioni anche sulle attività investigative e sul cuore dell’attività del tribunale”.

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