Roma, 6 feb. (LaPresse) – Blitz all’alba a Roma ad opera della Digos, che ha perquisito nove persone indagate per il raid al pub di Campo de’ Fiori dello scorso novembre alla vigilia della partita di Europa League Lazio-Tottenham. In manette sono finiti in tre: due sono legati alla tifoseria della Lazio e un terzo è un ragazzo rumeno. Hanno tra i 25 e i 30 anni. Per tutti e nove sono accusati di lesioni gravi e danneggiamento pluriaggravato. I fatti risalgono alla notte tra il 21 e il 22 novembre quando un gruppo di persone, con volti mascherati, armati di coltelli, spranghe e bastoni avevano fatto irruzione nel pub di Campo de’ Fiori e avevano aggredito sette tifosi inglesi, ferendone uno in modo grave. Nell’immediatezza erano state identificate 15 persone e in serata arrestate due persone, tifose della Roma.
Gli arrestati devono ancora essere interrogati. Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati gadget appartenenti alla squadra del West Ham, avversaria del Tottenham. Tra i tre arrestati anche un appartenente all’estrema destra. “Sono state indagini complesse – ha detto il capo della Digos Lamberto Giannini -perchè il fatto è avvenuto di notte ed è stato compiuto da un gruppo di soggetti a volto travisato. Non solo, sono stati usati fumogeni per rendere più difficili i riconoscimenti e più facili le aggressioni che sono state compiute anche con armi da taglio”.
Gli arrestati e gli indagati sono stati individuati con una complessa attività investigativa consistente in intercettazioni, visione di filmati di telecamere e testimonianze. Così sono stati ricostruiti gli spostamenti dei partecipanti al raid. Avvertiti della presenza di tifosi inglesi nel pub al centro di Roma, si sono mossi dal pub in zona Appio, luogo di raduno della comitiva di tifosi. Quindi hanno studiato e controllato gli inglesi e poi è partita la violenta aggressione. Tutto ciò è risultato documentato da una frenetica attività di contatti cellulari.
A contribuire alle identificazioni anche la segnalazione di un autista di un bus che aveva notato movimenti sospetti dopo il raid. “Le indagini – ha aggiunto il procuratore aggiunto Capaldo – proseguiranno per arrivare ad una ricostruzione completa dell’episodio: dall’integrale ricostruzione dei partecipanti e della dinamica potremo desumere qualcosa di importante nella motivazione che allo stato è quella pragmatica dell’aggressione”. A tutti gli indagati e arrestati saranno fatti prelievi biologici per comparare il loro dna con quello riscontrato sui reperti prelevati nel pub a Campo dè Fiori. Nel corso delle odierne perquisizioni, a casa di uno degli indagati sono state trovate sciarpe e gadget del club inglese West Ham, ritenuto storico rivale del Totthenam. Uno dei perquisiti vent’anni fa partecipò al Movimento politico occidentale, gruppo di area di destra. Per quanto concerne gli altri indagati non risultano a loro carico precedenti particolari, ma solo segnalazioni relative a fatti inerenti lo stadi.
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