Roma, 28 gen. (LaPresse) – La gdf nel 2012 per garantire che i fondi pubblici disponibili siano effettivamente e proficuamente impiegati per finalità di rilancio dell’economia e vadano a beneficio delle situazioni di maggiore disagio socio-economico, ha indirizzato l’attività investigativa verso i responsabili di sprechi e truffe. Quasi 2.800 indagini contro le frodi al bilancio nazionale e dell’Unione europea, scoprendo indebite percezioni e richieste di fondi pubblici per circa 1,1 miliardi di euro. Oltre 4.600 i truffatori denunciati all’Autorità Giudiziaria, con il sequestro a loro carico di beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per 348 milioni di euro.

Sul fronte delle frodi previdenziali ed assistenziali, scoperti oltre 103 milioni di euro indebitamente percepiti da falsi invalidi (1.047 casi) e falsi braccianti agricoli (3.297 casi) o spesi per pagare la pensione a soggetti deceduti (395 casi), “assegni sociali” (569 casi) ed altre tipologie di sostegno (655 casi) a non aventi diritto. 3.556 i falsi poveri che hanno indebitamente beneficiato di prestazioni sociali agevolate come, per citarne alcune, l’accesso ad asili nido ed altri servizi per l’infanzia, la riduzione del costo delle mense scolastiche, i buoni libro per studenti e le borse di studio, i servizi socio-sanitari domiciliari e le agevolazioni per servizi di pubblica utilità, luce, gas o trasporti.

Denunciati 1.781 truffatori del Servizio Sanitario Nazionale, con un danno accertato di 72 milioni di euro. Individuati oltre 5 miliardi di euro di danni erariali a seguito di 1.431 controlli effettuati d’iniziativa o su delega della Corte dei Conti. Segnalati 1.274 dipendenti pubblici per casi di incompatibilità e doppio lavoro, elevando sanzioni per 15 milioni di euro. “L’attuale periodo di crisi ci ha obbligato ad innalzare il livello di attenzione sui temi della tutela delle risorse dello Stato. Le istituzioni sono molto più impegnate ad individuare le migliori pratiche per ridurre sprechi e inefficienze ed anche l’opinione pubblica è più attenta di fronte agli episodi di mala gestione o di sperpero delle risorse” ha dichiarato il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Saverio Capolupo, nel commentare i risultati dell’attività svolta dalle Fiamme Gialle a tutela della spesa pubblica.

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