Brindisi, Vantaggiato contro Parato, all’origine della strage

Brindisi, Vantaggiato contro Parato, all’origine della strage

Brindisi, 16 gen. (LaPresse) – Giovanni Vantaggiato, che oggi comparirà davanti ai giudici della corte d’Assise di Brindisi, è accusato di strage aggravata dalla finalità terroristica e costruzione, possesso ed esplosione di ordigno micidiale in concorso con ignoti per quanto riguarda l’attentato di Brindisi, ma anche di tentato omicidio pluriaggravato e costruzione, possesso ed esplosione di ordigno micidiale, relativamente all’attentato all’imprenditore di Torre Santa Susanna, Cosimo Parato. E’ l’ui l’uomo che ha mosso la mano omicida de killer per ben due volte. I due si conoscono da tempo, tra loro c’era un rapporto in affari per il commercio in nero di carburante agricolo. Ma nel 2007 i loro rapporti si inclinano. Vantaggiato, confessando anche l’attentato al suo ‘collega’, sostiene che quest’ultimo gli avrebbe fatto un ‘bidone’ non pagando il carburante che aveva comprato.

Temendo che Parato non avrebbe pagato da solo ciò che mancava, Vantaggiato decide di farlo fuori. Tenta di ammazzarlo, la prima volta il 10 febbraio del 2008, ma la bomba non si innesca, l’esplosione riesce il 24 dello stesso mese. Una bomba legata alla bicicletta sotto casa a Torre Santa Susanna, Parato non muore ma riporta lesioni gravissime. Vantaggiato sostiene che Parato lo aveva truffato pagandogli gasolio con assegni, per 300mila euro, privi di copertura finanziaria. L’uomo di Copertino tenta così le vie giudiziarie, denuncia per truffa l’ex socio. Il 19 aprile scorso, un mese prima dell’attentato alla scuola, il tribunale di Brindisi condanna Parato. Ma Vantaggiato si sente comunque vittima della giustizia e quindi mette in atto il suo piano criminale: una bomba per svegliare lo Stato e per vendicare tutte le vittime delle truffe. Quella bomba invece ucciderà una studentessa di sedici anni.

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