Frosinone, 14 gen. (LaPresse) – La dia di Napoli, su disposizione del tribunale di Frosinone, ha confiscato beni per oltre 90 milioni di euro nel Lazio e in Campania a personaggi contigui al clan dei casalesi. Si tratta della più grossa confisca ai danni delle organizzazioni camorristiche nel Lazio. L’operazione ‘Verde Bottiglia’ di oggi conclude l’attività investigativa che nel marzo del 2011 portò al sequestro dei beni dei pregiudicati: Gennaro De Angelis, Aladino Saidi, Antonio De Gabriele. Decisivo il racconto dei collaboratori di giustizia, fra tutti Domenico Bidognetti, elemento di vertice dei casalesi, e luogotenente di Francesco Bidognetti. Bidognetti racconta degli ottimi rapporti di De Angelis con Frasceso Schiavone ‘Sandokan’ “tanto che una volta gli regalò una Jaguar verde bottiglia. Ricordo questo episodio in quanto sapevo che Francesco Bidognetti aveva espressamente richiesto a De Angelis che veniva a Casal di Principe con questa macchina, di regalarla a ‘Sandokan’ che era un appassionato di Jaguar”. De Angelis non se lo fece dire due volte e regalò la macchina a ‘Sandokan’. L’auto però fu poi danneggiata in un grottesco incidente all’entrata di casa di Schiavone. De Angelis, ricorda ancora Bidognetti, era già attivo enlla zona di Formia “sul finire degli anni ’80” dove lui stesso fece “degli appostamenti finalizzati a rintracciare ed uccidere componenti del clan Baderllino”. Chi ci dava appoggio in queste occasioni era proprio Gennaro De Angelis “in particolare aveva un mobilificio diventato un autosalone”. I 90 milioni di beni sequestrati oggi hanno riguardato un patrimonio costituito da un patrimonio localizzato a Castrocielo (Fr), Cassino (Fr), Campoli Appennino (Fr), Sora (Fr), Arce (Fr), Rocca di Mezzo (Aq), Gaeta (Lt), Arpino (Fr) e Roma. Si tratta di: 20 società e relativi beni strumentali, immobili e mobili registrati; 2 ditte individuali; 26 fabbricati; 28 terreni; 19 veicoli tra cui tre Ferrari; 114 rapporti finanziari.

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