Dal nostro inviato Fabio De Ponte
Isola del Giglio (Grosseto), 12 gen. (LaPresse) – “Negli anniversari in genere si fa il punto della situazione e lo faremo. Ma vorrei che ci ricordassimo tutti che parliamo di una vicenda all’esito della quale 32 persone non ci sono più. Due non sono state ancora riconsegnate ai familiari, credo che questo sia lo strazio più grande”. Lo ha detto Franco Gabrielli, capo della protezione civile e commissario straordinario per l’emergenza, nel corso di un incontro con la stampa all’isola del Giglio.
Il Governo, che ieri ha rinnovato lo stato di emergenza per l’Isola del Giglio, aveva sul tavolo anche l’ipotesi di nominare un commissario specifico e sottrarre la competenza a Gabrielli. Ma ha scelto di rinnovare il mandato. “Quindi nulla si modificherà rispetto alla situazione preesistente”, ha voluto spiegare lo stesso Gabrielli nella conferenza, dicendo in ogni caso che “ad oggi tutti ci possiamo ritenere moderatamente soddisfatti” rispetto allo stato dei lavori per la rimozione del relitto, rispetto alla scadenza di settembre. “Nessuno – ha precisato – ha la sfera di cristallo per dire che quelle sono le tempistiche definitive. Sono tempistiche legate alle situazioni date, che possono di volta in volta aggiornarsi”.
“Non abbiamo mai nascosto un dato – ha ancora detto il capo della protezione civile – Se qualcuno pensa che l’Arpat racconti bugie, porteremo tutti i registri in procura. Ma non abbiamo mai nascosto niente, neanche quella fuoriuscita che poteva destare qualche preoccupazione”, commentando così le accuse all’Agenzia regionale per l’ambiente della Toscana.
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