Roma, 11 dic. (LaPresse) – A rendergli omaggio c’erano gli amici di sempre, quelli che hanno condiviso con lui il set, i famigliari più stretti e quanti, in trent’anni di carriera, hanno apprezzato le sue doti imprenditoriali. L’ultimo saluto a Riccardo Schicchi, il re del porno, è avvenuto con una cerimonia religiosa nella chiesa di San Pietro e Paolo, nel quartiere romano dell’Eur. A stringersi nell’abbraccio all’ex moglie, Eva Henger, ai figli Mercedes e Riccardino e all’anziana mamma, c’erano anche Ilona Staller, Rocco Siffredi, la pornostar Barbarella e Gabriele Paolini. Una cerimonia composta, durante la quale Cicciolina ha voluto ricordare con parole piene d’affetto ciò che Schicchi ha rappresentato per lei, sia dal punto di vista professionale, ma anche e soprattutto da quello umano.
Fotografo, regista, imprenditore, produttore e talent scout attivo nel mondo della pornografia e dello spettacolo, Schicchi, 60 anni, si è spento domenica intorno a mezzogiorno all’ospedale Fatebenefratelli della capitale, dopo mesi di ricoveri in ospedale. Da anni soffriva di diabete mellito, a causa del quale da tempo era costretto alla dialisi. A giugno era stato in coma per complicanze del quadro clinico e da allora le sue condizioni erano rimaste gravi.
Suo il merito di aver trasformato in icone nell’immaginario erotico italiano e internazionale Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger e Maurizia Paradiso. Eppure Schicchi iniziò la carriera come fotografo per il settimanale Epoca, per il quale lavorò anche in zone di guerra. L’incontro con la futura Cicciolina fu quello decisivo: nel 1983 fondò con lei l’agenzia di modelle e modelli nell’ambito dell’erotismo, Diva Futura, e con lei come protagonista produsse anche il primo vero hardcore italiano, ‘Telefono rosso’.
Il manager delle pornodive provò diverse volte a entrare in politica. Dopo un primo tentativo negli anni ’70 con la Lista del Sole, nel 1986 entrò nel partito Radicale di Marco Pannella. Con Cicciolina e con Moana Pozzi, nel 1990 Schicchi fondò il Partito dell’Amore.
Sul fonte privato, fu l’incontro con l’attrice e modella ungherese Eva Henger a cambiare la sua vita. I due si sposarono nel 1994 e dal matrimonio nacquero i due figli, Mercedes e Riccardino. Nonostante la separazione, avvenuta nel 2005 e mai formalizzata, Eva Henger è sempre rimasta accanto all’ex marito, condannato in primo grado nel 2006 a 6 anni di reclusione con l’accusa di associazione per delinquere, violazione della legge sull’immigrazione e sfruttamento della prostituzione. Schicchi fu coinvolto nel 2006 anche nello scandalo di Vallettopoli, arrestato e poi scarcerato; fu poi condannato a una multa di 800 euro per incitamento alla prostituzione.
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