Torino, 7 dic. (LaPresse) – Sembrava un gesto di solidarietà quello di un noto esponente dell’area anarco-insurrezionalista di Torino che, nella serata del 5 dicembre si è presentato presso il Centro di identificazione ed espulsione (Cie) Brunelleschi di via Santa Maria Mazzarello con 5 scatole contenenti circa 10 chili di frutta e tre sacchi di indumenti da consegnare ad alcuni ospiti del centro. In realtà, occultati all’interno di alcune banane, sono stati rinvenuti 5 seghetti della lunghezza di 12 centimetri che sarebbero potuti servire agli stranieri per segare le grate di protezione delle aree dove sono alloggiati e rendere così possibile la fuga dal centro, sottraendosi al rimpatrio. L’autore del fatto è stato denunciato per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere e per istigazione a delinquere, mentre il materiale è stato sequestrato. Non si tratta del primo tentativo di fuga: nel mese di settembre scorso si era verificato un tentativo di fuga dal centro da parte di alcuni ospiti trattenuti, che erano riusciti a smontare una parte della grata utilizzando seghetti analoghi a quelli sequestrati, dopo averne tagliato le estremità.

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