Lampedusa, 3 nov. (LaPresse) – Una nave della marina militare e due motovedette della guardia costiera sono impegnate a circa 140 miglia da Lampedusa e a 35 miglia dalle coste libiche per soccorrere un gommone carico di migranti quasi completamente affondato. In acqua ci sono molte persone, alcune delle quali aggrappate a ciò che resta dell’imbarcazione.Sono 64 i migranti già tratti in salvo.

In tarda mattinata è giunta alla guardia costiera di Palermo una telefonata satellitare proveniente proprio dal gommone che segnalava alcune difficoltà. Immediatamente le autorità italiane hanno individuato la posizione dell’imbarcazione, che si trovava in acque libiche, a circa 140 miglia a sud di Lampedusa e a 35 miglia dalla Libia. Dopo quella segnalazione la guardia costiera ha perso i contatti con il gommone e ha quindi avvertito le autorità libiche e quelle maltesi, a cui sono state fornite tutte le indicazioni in merito alla posizione dei migranti. Un aereo maltese ha sorvolato la zona e alle 16.30 è stato individuato il gommone alla deriva, con un tubolare sgonfio.

Contemporaneamente da Lampedusa sono partite due motovedette della guardia costiera e si è diretta in zona anche una nave della marina militare. Alle 20.23 sono stati avvistati i migranti, molti dei quali erano aggrappati ai tubolari semiaffondati. Sono in corso le operazioni di recupero dei naufraghi, che saranno imbarcati sulla nave, dove si trova anche un’unità medica. Al momento non si conosce ancora il numero di migranti che si trovavano a bordo del gommone, nè quello delle persone in mare.

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