Firenze, 3 nov. (LaPresse) – “Si è fermato già nella notte scorsa lo sversamento di materiale oleoso che si è verificato in conseguenza della violenta mareggiata che ha colpito il Giglio il 31 ottobre scorso. La situazione è sotto controllo e il materiale che non si è espanso, risultando circoscritto all’interno del dispositivo di panne predisposto dalla società consortile Titan-Micoperi, è stato recuperato”. E’ quanto comunica dall’Isola del Giglio Maria Sargentini, presidente dell’Osservatorio per la rimozione della Costa Concordia.
Dall’osservatorio per la rimozione della nave fanno sapere che sono stati subito attivati i mezzi per il disinquinamento e sono stati fatti arrivare sull’isola anche mezzi aggiuntivi per accelerare le operazioni, visto che le previsioni meteo davano tempi limitati a disposizione prima della nuova perturbazione. “Sono stati prelevati campioni del materiale oleoso e sono in corso le analisi – specifica Sargentini – mentre continuano le indagini per verificare lo stato dello scafo e cercare di capire l’origine dello sversamento. E’ intervenuta anche la guardia costiera per verificare sia via mare che con mezzi aerei eventuali inquinamenti al di fuori dell’area circoscritta dalle panne: l’esito è stato negativo”.
Ieri mattina, come riferisce Sargentini ricostruendo l’evento, erano state notate alcune iridescenze e chiazze di idrocarburi nella zona di poppa e sono state attivate subito le misure di contenimento con panne e con i mezzi appositamente presenti sull’isola, previste dal piano antinquinamento, e sono stati prelevati campioni per le necessarie analisi. Già dalla mattina dell’1 novembre sono poi in corso indagini per verificare lo stato delle strutture post-mareggiata, da ieri finalizzate anche ad individuare la possibile fonte delle sostanze rilevate in mare. “La situazione ha dimostrato la capacità di resistenza del relitto – conclude Sargentini -, e a fronte di un evento caratterizzato da onde di oltre 4 metri, non si registrano spostamenti di scivolamento, sebbene le strumentazioni abbiano segnalato dei movimenti pari a 3 gradi, probabilmente legati alla deformazione dello scafo”.
“Dovremo circoscrivere l’area con dei pannelli più resistenti rispetto a quelli attuali”, ha commentato a TgCom24 il sindaco dell’isola del Giglio Sergio Ortelli che poi, a proposito del procedimento penale nel quale è imputato il comandante Francesco Schettino, dice: “Si tratta di un procedimento penale per cui ancora non è processo. Si è appena concluso l’incidente probatorio. Solo dopo valuteremo quello che accadrà”.
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