Roma, 13 ott. (LaPresse) – L’arrivo del maltempo conferma l’anomalia di un 2012 segnato da eventi estremi con neve e ghiaccio che hanno bloccato l’Italia durante l’inverno e poi da caldo e siccità estivi che hanno bruciato i raccolti e provocato perdite per 3 miliardi di euro all’agricoltura nazionale. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’allarme della protezione civile per l’arrivo sulle regioni centrali, in particolare quelle tirreniche, una “perturbazione importante” che potrebbe portare anche “eventi concentrati ed estremi”.

“La nuova perturbazione – sottolinea la Coldiretti – colpisce l’Italia dopo una estate che si è classificata al secondo posto tra le più calde di sempre e all’undicesimo posto tra quelle più siccitose ma con valori più estremi proprio nelle regioni centrali interessate dal maltempo. E’ il frutto dei cambiamenti climatici in atto che – continua la Coldiretti – si manifestano in Italia con una maggiore frequenza con cui si verificano eventi estremi, sfasamenti stagionali e una modificazione della distribuzione delle piogge”.

“Una situazione che aumenta il pericolo di frane e smottamenti in un Paese come l’Italia dove – conclude la Coldiretti – ci sono 5.581 comuni, il 70 per cento del totale, a rischio idrogeologico, dei quali 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamità”.

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