Roma, 15 set. (LaPresse) – È stato il comandante Gregorio De Falco, capo sezione operativa della Guardia costiera di Livorno, a ricevere l’ultimo Premio Atreju, all’evento dei giovani del Pdl, a Roma. “Con la sua vibrata esortazione urlata al capitano Schettino nella tragica notte vissuta sulla Costa Concordia – si legge nelle motivazioni del Premio – il comandante De Falco è diventato l’esempio di un uomo, come tanti altri, che crede nelle proprie responsabilità e rimane al proprio posto per affrontare le difficoltà. Il suo ordine, diventato un tormentone, ha dipinto De Falco come un eroe quanto invece è stato un uomo che ha fatto bene il suo lavoro. E noi lo premiamo per questo”.
“Sono molto lusingato – ha detto De Falco – nel ricevere questo Premio. È un attestato di stima veramente molto gradito. Non ho fatto nulla di straordinario: insieme al mio staff della sala operativa della capitaneria di Porto di Livorno non siamo nuovi a queste cose. Lavoriamo sempre così e ciascuno di noi concorre, per la propria parte di responsabilità, di capacità e di competenza, al migliore successo”.”Io sono entrato nel corpo delle capitanerie di porto per passione, per il mare e per la libertà che il mare significa.- ha aggiunto. E questa passione alimenta lo sforzo quotidiano e l’acquisizione delle competenze. Il passione è il motore continuo del nostro agire. È importante badare al fine, coniugare forma e sostanza, avendo di mira il fine ultimo. Ciascuno di noi apporta un contributo. Se tutto funziona per come deve, e come in parte quella notte ha funzionato, tutto porta al migliore risultato: ovvero al bene dello Stato”.
E rispondendo ad una domanda sulle sue vacanze, De Falco ha scherzato con i ragazzi e le ragazze di Atreju, dicendo: “Alla crociera, preferisco la barca a vela”.
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