Genova, 14 set. (LaPresse) – La compagnia della Guardia di finanza di Chiavari, utilizzando le risultanze di indagini di polizia giudiziaria, eseguite su delega della locale Procura della Repubblica, ha rilevato, tramite una mirata verifica fiscale, sviluppata per le annualità dal 2006 al 2010, l’omessa dichiarazione di redditi, per un importo di 2.813.668 euro, e dell’Iva correlata, dovuta all’Erario, dell’ammontare di 561.275 euro, da parte di un promotore finanziario della zona. Il citato promotore, oltre a svolgere, per conto dei propri clienti, attività di investimento di tipo finanziario, attraverso una banca di riferimento, si occupava anche di operazioni immobiliari, volte a realizzare profitti di tipo speculativo.
L’attività nel settore immobiliare veniva effettuata mediante una società in cui il promotore finanziario non compariva ufficialmente,ma della quale era, di fatto, l’effettivo ed unico amministratore, intestata a stretti familiari dello stesso, in particolare alla moglie ed alla figlia. In pratica, il promotore finanziario dedicava una parte delle somme ricevute dai clienti per attività di investimento, anche di elevata entità (in un caso, gli erano stati affidati oltre 800.000 euro da una sola persona),per acquistare e vendere immobili.Il promotore in questione, con riguardo all’attività immobiliare, tratteneva una quota dei proventi realizzati, facendoli transitare, spesso, sui conti personali della moglie e della figlia, ma non nella contabilità dell’azienda immobiliare di famiglia di cui si serviva, omettendone la dichiarazione al fisco.
La notevole entità dell’evasione fiscale scoperta ha portato alla denuncia all’Autorità giudiziaria del responsabile, per il reato di infedele dichiarazione ed all’avvio della procedura amministrativa per l’applicazione delle misure cautelari sul patrimonio della società immobiliare e dei soci, per garantire il pagamento dei tributi dovuti e delle relative sanzioni pecuniarie.

