Roma, 19 set. (LaPresse) – Tensione alla manifestazione degli operai dell’Alcoa a Roma. Due operai sono rimasti lievemente feriti dopo una carica della polizia in via molise. Uno di loro, sulla cinquantina, é stato medicato dai sanitari di un’ambulanza arrivata dopo gli scontri. Visibili sulla sua schiena i segni delle manganellate. L’altro aveva, invece, alcuni lividi vicino all’orecchio. Durante i tafferugli, uno degli operai, per evitare una bomba carta, è caduto, ferendosi a una gamba. E’ stato trasportato in ospedale, portato via dagli agenti di polizia. Una camionetta della guardia di finanza, che stava chiudendo una delle strade laterali di via Molise è stata lievemente danneggiata. I numeri, a fine giornata, raccontano di una ventina di feriti: 14 tra le forze dell’ordine il resto tra i manifestanti. A rimanere contusi una decina di poliziotti, tre carabinieri e un finanziere.
FASSINA CACCIATO. I lavoratori hanno contestato duramente Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, che si stava recando a dare solidarietà a manifestanti. Gli operai si sono velocemente alzati e correndo verso le transenne gli hanno intimato di andare via. Immediata la risposta delle forze dell’ordine che si sono rimesse in tenuta antisommossa, chiudendo di fatto i manifestanti dentro via Molise. Subito è scattata la solidarietà della Cisl: “Esprimiamo la nostra solidarietà – ha scritto il segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli in una nota – a Stefano Fassina, abbiamo bisogno del più vasto sostegno e bisogna fare lo sforzo di tenere i nervi saldi, in questo momento difficilissimo”. Amareggiato l’esponente politico: “Mentre parlavo, un gruppo di lavoratori mi ha mandato via oltre le transenne. Ma dovrebbero capire che il Pd sostiene gli operai. Il Pd è l’unico partito che si prende responsabilità non sue. Oggi si dovrebbe chiarire l’impegno del Governo sulla trattativa con Glencore”.
CENTRO BLINDATO. Il centro di Roma blindato come nelle grandi occasioni per i 500 operai sardi dell’Alcoa che stanno manifestando. In testa al corteo Oliviero Diliberto e il leader della Cisl, Raffaele Bonanni insieme ai sindaci del Sulcis. Un migliaio di agenti per monitorare per tutta la giornata le varie sedi istituzionali. Secondo quanto si è appreso, anche alcuni agenti della Digos di Cagliari operano nella Capitale: si tratta di uomini che hanno seguito tutte le proteste degli operai avvenute tra Portovesme e il capoluogo sardo, conoscono bene lavoratori e delegati sindacali.
INCONTRO GOVERNO – SINDACATI. Nella sede del ministero si sono incontrati governo e sindacati sul futuro dell’azienda sarda. In rappresentanza del Governo il sottosegretario Claudio De Vincenti, il responsabile unità di crisi Giampiero Castano e il viceministro del Lavoro Michel Martone. Al tavolo oltre ai vertici dell’azienda, i rappresentanti della Regione Sardegna e della provincia di Carbonia Iglesias e una folta delegazione sindacale composta da oltre 20 rappresentanti.

