Roma, 3 set. (LaPresse) – Quasi 120mila euro in gioielli e 9mila euro in contanti. E’ il bottino che si aggiudicò un 23enne romano il 30 luglio dello scorso anno a seguito di un colpo messo a segno in una gioielleria del centro commerciale Doc di via del Fosso del Torrino, a Roma. All’epoca dei fatti il giovane entrò nell’esercizio commerciale e, dopo aver chiesto informazioni sulla merce in vendita, aggredì il gestore, armato di pistola, legandogli mani e piedi con del nastro adesivo. In pochi istanti il giovane riuscì a svuotare la cassa, il bancone e alcune delle vetrine dove erano esposti i preziosi, scappando, insieme ad un complice, a bordo di uno scooter di grossa cilindrata.
A distanza di poco più di un anno, i carabinieri grazie alla collaborazione tecnica del Ris di Roma, sono riusciti a identificare il rapinatore grazie a un’impronta che lasciò sul nastro adesivo con cui venne immobilizzato il gestore dell’oreficeria. L’autorità giudiziaria, concordando con i risultati delle analisi tecnico-scientifiche delle tracce raccolte sulla scena del crimine e con l’esito del riconoscimento fotografico eseguito dalla vittima della rapina subito dopo i fatti, ha emesso nei confronti del 23enne un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che i carabinieri gli hanno notificato nel pomeriggio di ieri. Il rapinatore, che si trovava già agli arresti domiciliari per altri reati, è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli.
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