Morto Carlo Maria Martini. Il Papa: Un caro fratello

Morto Carlo Maria Martini. Il Papa: Un caro fratello

Milano, 1 sett. (LaPresse) – E’ morto ieri il cardinale Carlo Maria Martini, aveva 85 anni. Lo conferma la curia di Milano. Nato a Torino il 15 febbraio 1927, venne ordinato sacerdote a 25 anni, ma era entrato nei gesuiti già a 17 anni, quando ancora infuriava la seconda guerra mondiale, nel 1944. Ha studiato teologia all’università Pontificia Gregoriana, di cui divenne preside nel 1978. Arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002. Il cardinale Martini era da tempo malato di Parkinson e dopo un lungo periodo in Terra Santa è rientrato in Italia nel 2008 per le cure. Tra le sue iniziative più importanti l’introduzione in Diocesi della ‘Scuola della Parola’, per accostare i laici alla Sacra Scrittura con il metodo della Lectio divina, e la ‘Cattedra dei non credenti’, serie di incontri rivolti a persone in ricerca della verità. Il porporato è deceduto presso l’infermeria dell’Aloisianum, l’Istituto universitario di studi filosofici della Compagnia di Gesù a Gallarate, in provincia di Varese.

NO ALL’ACCANIMENTO TERAPEUTICO – Martini aveva chiesto a Gianni Pezzoli, il direttore dell’unità di Neurologia del Centro Parkinson degli Istituti clinici di perfezionamento di Milano, che da anni lo aveva in cura, di evitare l’accanimento terapeutico. Una scelta dalla quale in molti su Twitter si chiedevano polemicamente come mai la Chiesa non prendesse le distanze, ricordando il caso di Eluana Englaro e quello di Piergiorgio Welby.

MINA WELBY: “UOMO DI PROFONDA COERENZA” – “Il cardinale Carlo Maria Martini nella sua profonda coerenza ha rifiutato le terapie di nutrizione e idratazione artificiali ormai inutili per il recupero e il mantenimento della salute”, ha sottolineato Mina Welby, co-presidente dell’associazione Luca Coscioni, preferendo mettere l’accento sulla scelta del cardinale ed evitare le polemiche con la Chiesa, che non concesse – decisione presa in prima persona dal cardinale Ruini – il funerale religioso a suo marito. “In questo modo – ha aggiunto – ha accettato la conclusione naturale della sua vita. La sua morte fa parte della sua testimonianza di vita vicina e uguale al Cristo e a quella di tutti gli uomini che considerava suoi fratelli”.

PADRE LOMBARDI: “EVITARE ACCANIMENTO TERAPEUTICO SCELTA COERENTE CON INSEGNAMENTO DELLA CHIESA” – Sulla questione, la scelta del cardinale Carlo Maria Marini è “una posizione assolutamente coerente col normale insegnamento della Chiesa”, ha detto a LaPresse padre Lombardi, portavoce della Santa Sede, sottolineando che “non c’è nessuna indicazione di dover fare diversamente”. Martini, ha ricordato padre Lombardi, “era malato di Parkinson da oltre dieci anni” e dopo aver ricevuto “tutte le cure opportune” ha compiuto una scelta che, ha detto, “trovo del tutto normale”. Per padre Lombardi, Martini è stato “uno dei padri della Chiesa del nostro tempo” con “uno stile pastorale estremamente positivo e incoraggiante, capace di attrarre le persone verso il Vangelo, più che caricarle di norme o di proibizioni o di dettagli, ma andando invece veramente al centro del fascino della parola di Dio”.

PAPA: “CARO FRATELLO CHE HA SERVITO LA CHIESA” – Martini è stato un “caro fratello che ha servito generosamente il Vangelo e la Chiesa”, ha scritto papa Benedetto XVI all’arcivescovo di Milano, Angelo Scola. “Ricordo con gratitudine – prosegue il Papa – la sua intensa opera apostolica profusa quale zelante religioso figlio spirituale di sant’Ignazio, esperto docente, autorevole biblista e apprezzato rettore della Pontificia Università Gregoriana e del Pontificio Istituto Biblico, e quindi come solerte e saggio arcivescovo di codesta Arcidiocesi ambrosiana”. “Penso altresì – prosegue Benedetto XVI – al competente e fervido servizio da lui reso alla parola di Dio, aprendo sempre più alla comunità ecclesiale i tesori della sacra scrittura, specialmente attraverso la promozione della lectio divina. Elevo fervide preghiere al Signore affinché, per intercessione della Beata Vergine Maria, accolga questo suo fedele servitore e insigne pastore nella celeste Gerusalemme, e di cuore imparto a quanti ne piangono la scomparsa la confortatrice benedizione apostolica”.

NAPOLITANO: “PERDITA DOLOROSA” – “La scomparsa del cardinale Carlo Maria Martini è una dolorosa, grave perdita non solo per la Chiesa e per il mondo cattolico ma per l’Italia, il paese di cui era figlio e cui ha dedicato tanta parte del suo impegno e del suo insegnamento”. Lo scrive in una nota il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sulla scomparsa del cardinale Carlo Maria Martini. “Nella metropoli lombarda – aggiunge – ha lasciato l’impronta profonda della sua attività pastorale così ispirata e socialmente sensibile. La sua sapienza e la sua visione universale si sono proiettate nell’area più vasta della Cristianità e lungo i percorsi innovativi del dialogo inter-religioso. Anche negli ultimi anni di personale sofferenza ha saputo dialogare con gli italiani da grande maestro di vita intellettuale e morale. Personalmente conservo incancellabile il ricordo dei numerosi incontri e colloqui che ebbi con lui, nella sede della Diocesi milanese, da Presidente della Camera e ancor più, da ministro dell’Interno, soprattutto sui temi dell’immigrazione. Ne trassi ogni volta illuminate e concrete suggestioni”.

BERSANI: “UN GRANDE UOMO” – “Ci lascia un grande uomo. Carlo Maria Martini è stato una figura ricca e complessa, che ha parlato al cuore del mondo e non solo alla comunità dei cristiani”. Lo afferma in una nota il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. “Aveva progettato – aggiunge – la sua vita come gesuita, teologo e studioso della Bibbia, la vita lo ha portato a essere anche vescovo e pastore. Ma soprattutto, Martini non ha mai rinunciato a parlare a tutti gli uomini e a cercare insieme a tutti gli uomini la verità”.

STANDING OVATION ALLA FESTA DEL PD – Tanti i tributi dal mondo della politica. Un lungo applauso e tutti gli spettatori dell’area dibattiti Pio La Torre della Festa Democratica di Reggio Emilia in piedi per ricordare il cardinale Carlo Maria Matini, scomparo oggi a Milano. Commozione anche da parte dei due relatori, Dario Franceschini e Pier Ferdinando Casini.

CASINI: “GRANDISSIMO UOMO DI FEDE” – “Il cadinal Martini è stato, al di là delle ideologie, un grandissimo uomo di fede”. Così il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ha voluto ricordare con “parole di rispetto e cordoglio” il cardinal Carlo Maria Martini, scomparso oggi a Milano.

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