Palermo, 17 ago. (LaPresse) – Una impresa edile e una palazzina con appartamenti, garage e locali a uso commerciale sono stati sequestrati dalla guardia di finanza a Palermo, per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro. Impresa e palazzina fanno capo a un prestanome di Cesare Lupo, ex reggente della famiglia mafiosa di Brancaccio. I sigilli all’edificio, appena realizzato nel centro di Palermo, sono stati messi in esecuzione di un provvedimento emesso dal tribunale del capoluogo siciliano.

Al centro dell’indagine un ex parcheggiatore abusivo, diventato da un giorno all’altro costruttore edile, che, a fronte di redditi dichiarati al fisco di poche decine di migliaia di euro, ha costruito con rifiniture di pregio, tra il 2007 ed il 2009, un intero stabile composto da seminterrato adibito a garage, sei locali climatizzati ad uso ufficio al piano ammezzato, ascensore interno e 12 ampi appartamenti ai tre piani soprastanti. L’uomo, soprannominato ‘il marinaio’ per la sua abitudine di portare un cappello da marinaio, è il prestanome di Cesare Lupo, ex reggente della famiglia mafiosa di Brancaccio.

L’operazione costituisce l’ultima fase di una complessa attività di indagine iniziata con i sequestri di società, attività commerciali e beni immobili, del valore complessivo di 32 milioni di euro, operati dalle fiamme gialle palermitane, nel novembre 2011, nei confronti di alcuni prestanome della famiglia mafiosa di Brancaccio nell’ambito dell’operazione ‘Madre natura’. A mettere le fiamme gialle sulle tracce dell’ex parcheggiatore un collaboratore di giustizia, Fabio Tranchina, che aveva già avuto un ruolo rilevante nei sequestri precedenti.

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