Yeosu (Corea del Sud), 11 ago. (LaPresse) – Il logo e il nome dell’Expo di Milano sventolano davanti all’Oceano e a 105 Paesi del mondo da questa mattina, in occasione della cerimonia ufficiale organizzata a Yeosu, in Corea del Sud, a poche ore dalla chiusura dell’Expo coreano. Domani, infatti, si chiude l’Expo di tre mesi dedicato al tema del mare, che ha visto la presenza di 8 milioni di visitatori. Protagonista dell’evento che si è svolto nella Expo hall, a due passi dal padiglione Italia, accompagnato da un corpo di ballerini e da musiche tratte da alcune opere composte da Giuseppe Verdi, è stato il presidente della Regione Lombardia e commissario generale di Expo Roberto Formigoni, a Yeosu con il vice commissario per Expo 2015 Paolo Alli e l’amministratore delegato di Expo 2015 Spa Giuseppe Sala.
Formigoni ha accolto nel padiglione italiano il commissario generale di Expo 2012, il coreano Lee Joo-hee, e ha incontrato i commissari generali di Cina e Russia per Expo 2015 Wang Jinzhen e Georgy Kalamanov, che è anche vice ministro dell’Industria. All’interno del padiglione italiano Formigoni ha inoltre incontrato i media che operano in Corea. “Il nostro obiettivo per il 2015 – ha detto Formigoni – è quello di accogliere 20 milioni di visitatori, arrivando a superare i 40 milioni grazie all’utilizzo intensivo dei nuovi media”.
“L’Esposizione milanese durerà il doppio rispetto ai tre mesi di programmazione dell’Expo coreano: in questo lasso di tempo – ha detto Formigoni – vogliamo dialogare con i milioni di persone che visiteranno il sito milanese, ma anche con coloro che, da casa, navigheranno sul sito internet ufficiale, seguiranno le dirette streaming e interverranno sui social network. Grazie all’utilizzo estensivo delle nuove tecnologie sarà possibile, infatti, partecipare agli eventi calendarizzati dall’1 maggio al 31 ottobre 2015 e prendere la parola nei dibattiti dedicati alle grandi sfide del cibo e dello sviluppo sostenibile”.
Il bilancio positivo delle presenze registrate all’Expo coreano è un trampolino di lancio per l’Esposizione in programma a Milano nel 2015. Dal 12 maggio ad oggi, infatti, l’Expo italiano ha richiamato, da Yeosu, l’attenzione sull’Italia e, in particolare, sulla manifestazione internazionale in programma nel capoluogo lombardo tra 993 giorni. Bilancio positivo per il padiglione azzurro: i 1.800 metri quadrati dello stand del nostro Paese sono stati visitati da oltre 676mila persone, con una media quotidiana cresciuta dai 4.081 di maggio ai 5.094 di giugno, fino agli 8.585 di luglio.
Il picco massimo è stato registrato a luglio, anche grazie alla concomitanza delle giornate dedicate all’Italia, con 18.076 ingressi.
Tra i visitatori del padiglione italiano, con annesso spazio riservato a Expo 2015, ci sono state molte personalità dell’Oriente, Come, ad esempio, la moglie del presidente della Samsung Ra-Hee Hong, la moglie del presidente di GS Kun Hee Lee, la star televisiva coreana Jin-San Oh, il presidente giapponese onorario di Toyota Shoichiro Toyoda, l’amministratore delegato di Toyota Hisao Nakabayashi, l’attore coreano Dong-Jun Lee e gli ex campioni di boxe Chung-Jae Whang e Jung-Gu Jang.
Merito del successo di pubblico dello spazio Expo al padiglione Italia è stato l’utilizzo della multimedialità. “Non poteva accadere diversamente – ha commentato Formigoni – nella nazione che, con marchi come Samsung e LG, ha contribuito a diffondere nel mondo le tecnologie più innovative nel settore dell’elettronica”. A piano terra dell’area B, dedicata agli stand dei Paesi partecipanti, l’Expo milanese ha infatti attirato l’attenzione puntando sulla multimedialità: i due navigatori a muro hanno guidato le persone alla scoperta del sito espositivo del 2015. Un tavolo virtuale, imbandito con alcuni piatti tipici, ha coinvolto la gente, permettendo di condividere con i commensali, in modo virtuale, le specialità regionali del mondo, grazie a un semplice gesto della mano.
“L’utilizzo delle nuove tecnologie elettroniche nell’allestimento dello spazio dedicato a Expo 2015 – sottolinea Formigoni – è stato un fattore di grande attrattività per i visitatori del padiglione Italia. Tutto questo rappresenta un grande stimolo a progettare un’Expo, che, nel 2015, sia un vero punto di attrazione per quanti potranno seguirlo in loco, ma anche per quanti lo visiteranno da casa, partecipandovi virtualmente”. La crescita inarrestabile dei social network, registrata anche in occasione delle Olimpiadi londinesi, ha reso possibile, prosegue il commissario generale, “la partecipazione planetaria a grandi eventi. Per ciascuno dei 20 milioni di visitatori dell’Expo di Milano ci attendiamo che si mobilitino molti altri visitatori attivi sulla rete: il nostro impegno è fare dell’Esposizione italiano un evento partecipato a livello globale”.
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