Roma, 7 ago. (LaPresse) – Sono stati scoperti 418 italiani residenti all’estero che percepivano indebitamente l’assegno di povertà. I finanzieri del nucleo speciale spesa pubblica di Roma, in collaborazione con l’Inps, hanno passato al setaccio oltre 170mila prestazioni, individuando centinaia di posizioni sospette, esaminate poi dai comandi provinciali. A carico dei truffatori, tutti denunciati, è scattato subito il recupero di oltre 9 milioni di euro, mentre altri 2,5 milioni saranno risparmiati ogni anno dall’istituto previdenziale grazie alla revoca dei benefici.

Parallelamente, i finanzieri hanno proseguito l’azione di controllo economico del territorio, finalizzata anche alla ricerca di falsi invalidi e falsi poveri. In particolare: in provincia di Belluno, 10 finti poveri hanno dichiarato redditi inferiori anche per godere di alloggi di edilizia residenziale pubblica, buoni libro e borse di studio per i figli; a Tolmezzo, un cieco assoluto dal 2005 è stato sorpreso a tagliare la legna per il periodo invernale; un altro falso cieco è stato scoperto a Pisa, mentre senza bastone e senza ausilio del cane, andava a passeggio per la città. Ha truffato lo Stato per oltre 500.000 euro; un dipendente scolastico di Pieve Santo Stefano (AR), ufficialmente in malattia, andava per i boschi a caccia di tartufi con i suoi cani. Denunciato anche il medico compiacente; in provincia di Salerno, un uomo di San Cipriano Picentino è stato arrestato mentre andava a ritirare la pensione di vecchiaia di una donna morta nel 2003; in provincia di Brindisi, 108 falsi braccianti agricoli hanno percepito fittiziamente indennità di disoccupazione, maternità e malattia.

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