Torino, 23 lug. (LaPresse) – La guardia di finanza di Torino ha arrestato l’amministratore unico della ‘Cogas Piemonte’, l’azienda che distribuiva il gas ad oltre diecimila utenti tra Piemonte, Lombardia e Friuli, e ha sequestrato immobili e titoli per oltre 6 milioni di euro. Nel febbraio scorso, i finanzieri del nucleo polizia tributaria di Torino avevano scoperto un’evasione fiscale milionaria realizzata dalla ‘Cogas Piemonte’. La società- spiega in una nota il comando provinciale della guardia di finanza torinese – è stata dichiarata fallita, ma le gravi irregolarità gestionali scoperte dalle fiamme gialle e segnalate alla locale procura hanno fatto scattare le manette ai polsi dell’amministratore unico, F.C., 65 anni, ragioniere commercialista con studio a Milano e Bellusco (Mb).

– F.C. è accusato di bancarotta fraudolenta per aver distratto fondi per 3 milioni di euro dal patrimonio societario, nonostante gli altissimi debiti, per oltre 20 milioni di euro, nel frattempo accumulati nei confronti di fornitori ed erario. Le indagini finanziarie condotte dalla guardia di finanza torinese hanno anche fatto emergere l’esistenza di un contratto bancario in realtà fittizio, del tipo ‘cash pooling’, utilizzato dall’arrestato come “escamotage” per impedire il pignoramento delle proprietà. Ingenti disponibilità di denaro, a quanto ricostruito dagli investigatori, confluivano verso un’immobiliare a lui stesso riconducibile: in pratica, F.C., con il pretesto di accentrare la gestione delle disponibilità finanziarie del gruppo e curare così al meglio i rapporti con gli istituti di credito, di fatto si appropriava di cifre milionarie prelevate dai conti della società.

Ricostruiti dai finanzieri mancati pagamenti delle imposte per 28 milioni, nel periodo dal 2005 al 2010. I finanzieri hanno denunciato i responsabili per bancarotta fraudolenta, omessa presentazione della dichiarazione, omesso versamento dell’Iva e delle accise sul gas. Oltre all’amministratore di ‘Cogas Piemonte’, coinvolti la moglie, anche lei ragioniera commercialista, ed altre 5 persone, tra le quali i precedenti amministratori della società, il vicepresidente del cda e una collaboratrice di fiducia dell’arrestato, che si prestava a intestarsi le sue proprietà. L’operazione delle fiamme gialle di Torino, estesa, oltre al capoluogo piemontese, anche a Milano e Monza, ha portato al sequestro di patrimoni per oltre 6 milioni di euro, tra 4 appartamenti, quote societarie e titoli.

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