Reggio Calabria, 9 feb. (LaPresse) – Undici fermi disposti dalla Dda di Reggio Calabria sono stati emessi contro presunti affiliati alla cosca Pesce della ‘ndrangheta operante nel territorio di Rosarno ritenuti responsabili a vario titolo di associazione mafiosa. Ad eseguirli i carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria e il Ros nell’ambito dell’operazione denominata ‘Califfo’. Eseguiti anche tre arresti dai carabinieri di Gioia Tauro e dal commissariato, nei confronti dei familiari della testimone di giustizia Maria Concetta Cacciola, ritenuti responsabili di maltrattamenti in famiglia, violenza e minaccia. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emessa dal gip presso il tribunale di Palmi su richiesta dalla procura della locale procura della repubblica. Le investigazioni dei carabinieri, finalizzate alla ricerca del latitante Giuseppe Pesce, attuale reggente della omonima cosca, hanno consentito di individuare i nuovi soggetti ai cui era stata affidata la direzione strategica ed operativa dell’organizzazione.

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