Roma, 6 feb. (LaPresse) – Sono stati arrestati i tre presunti autori dell’omicidio di Salvatore Polcino, 52 anni, il cui corpo carbonizzato era stato trovato il 27 gennaio in una buca in un campo di Borgo Santa Fumia, alla periferia sud di Roma. Si tratta di un 21enne di Ardea, in provincia di Roma, e di due pluripregiudicati originari della Calabria e della Sicilia, ma di fatto dimoranti nel comune di Lanuvio, a pochi chilometri dalla capitale, che si trovano ora al Regina Coeli e nel carcere di Velletri. All’origine del delitto ci sarebbe un regolamento di conti nel mondo della droga.
Dopo l’identificazione del corpo di Polcino, che prima di essere bruciato è stato ucciso a colpi di pistola, i militari hanno fermato i tre, nei confronti dei quali sono emersi, nel corso delle indagini, gravi elementi di responsabilità. I carabinieri hanno anche trovato numerose armi utilizzate dagli arrestati, in particolare due pistole e quattro fucili, tutte sottoposte alle verifiche degli organi tecnici dell’arma.
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