Torino, 31 gen. (LaPresse) – Ben 2 miliardi di redditi recuperati a tassazione. Oltre 225 milioni di Iva evasa. Verifiche, controlli per 8.100 aziende e 43.500 interventi per scontrini, ricevute e ‘merci viaggianti’, con una media di 119 ispezioni al giorno. Questo è in cifre sintetiche il bilancio della lotta all’evasione e all’elusione condotta in Piemonte dalla Guardia di Finanza nel 2011. A queste grandezze devono aggiungersi i 7,3 milioni di ritenute fiscali non operate o non versate dai datori di lavoro, i 732 soggetti denunciati all’Autorità giudiziaria per reati tributari, 17 dei quali arrestati ed i sequestri milionari di beni di valore equivalente all’evasione constatata.

Tra i dati più rilevanti del bilancio 2011 tracciato dal Comandante Regionale della G.d.F. Piemonte, Generale Carlo Ricozzi, risaltano quelli relativi agli evasori totali e paratotali, micro aziende che si eclissano per scomparire completamente dai radar del fisco o che nascondono una parte rilevante dei loro introiti, per esempio dichiarando fittizie residenze nei Paesi a fiscalità privilegiata. “Per scovarli – ha dichiarato il Generale Ricozzi – gli oltre 2.500 Finanzieri in servizio in questa regione hanno incrociato banche-dati ed informazioni, setacciato documenti”, riuscendo ad individuare 353 microaziende che in un anno hanno sottratto all’Erario basi imponibili per 457 milioni di euro, evadendo l’I.V.A. per 73,3 milioni. Sono state inoltre individuate aziende con fittizie residenze estere o che intrattenevano rapporti commerciali con società controllate o collegate o con soggetti ubicati in centri off-shore. Su questo fronte sono stati recuperati redditi sottratti a tassazione per 207 milioni di euro.

A proposito dei 43.500 interventi effettuati dalle Fiamme Gialle piemontesi nel 2011 in relazione a scontrini, ricevute fiscali e “merci viaggianti”, la media è stata di 119 ispezioni al giorno, eseguite nei confronti di cittadini su strada od operatori commerciali a diretto contatto con i consumatori finali. 9.900 controlli di questi si sono conclusi con esito irregolare, per una % del 31,5 sul totale degli interventi, avanzando all’Agenzia delle Entrate 376 proposte di sospensione della licenza o di chiusura dei locali aziendali, 225 delle quali eseguite.

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