Roma, 18 ott. (LaPresse) – Fermato e arrestato il ragazzo che con l’estintore in mano, durante gli scontri di piazza San Giovanni a Roma, è stato definito il ‘simbolo dello sfascismo’. Si tratta di uno studente, romano di 24 anni, noto con il soprannome di “er pelliccia”, con qualche precedente per stupefacenti. È stato immortalato da numerosi fotografi, mentre svuotava l’estintore agitando l’erogatore in aria, per poi lanciarlo verso le forze dell’ordine. Il giovane è stato fermato sotto casa. Alle prime domande degli agenti della Digos si è giustificato dicendo di aver “usato l’estintore per spegnere l’incendio”. Il ragazzo è stato anche riconosciuto da un funzionario della questura che durante gli scontri si trovava lungo la “traiettoria di tiro” dell’estintore. Per lui è scattato il fermo di indiziato di delitto per resistenza pluriaggravata.

Lo studente arrestato questa mattina a Roma, ritratto nelle foto con l’estintore in mano, con precedenti per stupefacenti, è accusato di resistenza pluriaggravata. Al momento del fermo, avvenuto sotto la sua abitazione, era solo. La sua foto mentre getta l’estintore contro i contingenti al culmine dei disordini a San Giovanni, quasi una riedizione dell’ultimo fotogramma di Carlo Giuliani al G8 di Genova, era finita su tutti i giornali. Grazie anche alle foto gli agenti sono riusciti ad identificarlo e risaliti al suo indirizzo.

Er pelliccia è uno studente universitario di buona famiglia. Il giovane, al primo anno di Psicologia all’università Marconi di via Plinio, è figlio di due impiegati. È stato bloccato dagli agenti della Digos sotto la sua abitazione di Bassano Romano. E’ stato riconosciuto dall’analisi delle numerose immagini e dai video che lo ritraevano mentre lanciava un estintore, a torso nudo, contro un agente. A incastrarlo anche un tatuaggio sul fianco sinistro che è stato immortalato in più foto.

“Io pensavo che mio figlio stava all’università . Mi dispiace, è un momento troppo pesante per noi”. Poche parole affidate a Radio 24: così il padre di Fabrizio Filippi, il ragazzo di 24 anni fermato stamattina per gli scontri di sabato. “Non stiamo bene – ha detto il padre, con tono dimesso -, mi dispiace, ora aspettiamo e vediamo. Lui sta aspettando che venga interrogato, per adesso è un momento troppo pesante”.

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