Frosinone, 11 ago. (LaPresse) – Una imprenditrice di Eboli, nel salernitano, che sarebbe stata sequestrata, dopo essere uscita stamane da casa per andare nella sua azienda, è stata ritrovata nel pomeriggio dalla Postrada sulla carreggiata dell’autostrada A1, all’altezza di Pontecorvo (Frosinone). La pattuglia della polizia stradale ha trovato la donna, trentenne, titolare di una impresa di trasporto di materiale inerte, imbavagliata e legata. La donna, che è stata trovata in stato confusionale, ha raccontato che questa mattina alle 9, mentre si recava sul posto di lavoro, presso la ditta di trasporto di materiale inerte di cui è titolare, a Eboli, è stata tamponata da una donna di origine slave e che, scesa per constatare i danni, è stata poi circondata da tre uomini della stessa nazionalità che l’hanno costretta a risalire sulla propria autovettura, minacciandola con un oggetto appuntito dietro la schiena. L’imprenditrice ha detto di essere stata scaraventata sul sedile posteriore dell’autovettura a faccia in giu e con il capo coperto da uno strofinaccio, mentre i rapitori le chiedevano il pin del proprio bancomat. Nel corso del sequestro i tre uomini avrebbero rapinato la trentenne di 200 euro in contanti e dopo diverse ore di viaggio sull’auto, dopo essersi fermati perchè era esaurito il gasolio, l’avrebbero poi abbandonata sul veicolo, in prossimità del comune di Pontecorvo, al km 656 dell’Autostrada A1 in direzione Nord, legata ed imbavagliata e con il proprio cellulare a disposizione. I malviventi, che la polizia sta ancora cercando, si sono allontanati a piedi nelle campagne circostanti. La donna, riuscita a liberarsi dal nastro per imballaggi utilizzato per legarla ed imbavagliarla, ha telefonato ai propri familiari che hanno avvertito le forze dell’ordine di Eboli, alle quali avevano già sporto denuncia di scomparsa della congiunta. La vittima ha riferito agli agenti di non aver subito violenze, ad eccezione di qualche percossa.

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