Palermo, 4 lug. (LaPresse) – Matteo Messina Denaro ha un nuovo volto. L’identikit, realizzato con gli strumenti più sofisticati a disposizione della polizia, è stato diffuso dalla polizia scientifica di Palermo per facilitare le ricerche del latitante. L’immagine è stata realizzata con la tecnica dell’ Age Progression (il termine significa sviluppo o evoluzione di un volto in ragione del trascorrere del tempo ed in funzione dell’età).

Dalle immagini datate del latitante, parametrate a quelle relative ai suoi familiari e tenendo conto del precedente identikit elaborato nell’aprile 2007, mediante simulazione grafica computerizzata, è stata sviluppata una nuova ipotesi di ricostruzione dei tratti somatici del latitante procedendo all’invecchiamento dei tratti fisionomici del volto e completando le diverse immagini con elementi di dettaglio (con o senza gli occhiali, con o senza il cappello).

Soprannominato Diabolik, attualmente è il quarto latitante più ricercato del mondo ed è considerato al vertice della cupola mafiosa di Cosa nostra. La sua ‘carriera’ inizia presto: sin da quattordici anni impara ad usare le armi da fuoco e a diciotto uccide quella che sarà la prima vittima di una sconfinata serie di omicidi. Famosa è la confidenza fatta ad un amico: “Con le persone che ho ammazzato, io potrei fare un cimitero”. Secondo alcune fonti sarebbero almeno 50 gli omicidi compiuti da Messina Denaro.

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