Torino, 26 giu. (LaPresse) – “Senza esprimere pareri circa le posizioni dell’una e dell’altra parte, riteniamo necessario ribadire l’importanza di creare le condizioni migliori perché la legittima promozione del proprio punto di vista sull’avvio dei lavori persegua sempre vie e strumenti legali e democratici, rifuggendo da ogni forma di violenza diretta o indiretta, non diventando un problema di ordine pubblico, ma di esercizio concreto di democrazia”. Così un comunicato dell’Ufficio pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Torino a poche giorni – o a poche ore – dall’inizio dei lavori al cantiere di Chiomonte, presidiato da centinaia di no Tav da oltre un mese.
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