Torino, 16 giu. (LaPresse) – Sono circa 60 i No Tav indagati dalla procura di Torino, nell’ultimo anno e mezzo, per i disordini in val di Susa contro l’avvio dei lavori della linea ferroviaria Torino-Lione. I reati contestati vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale, all’occupazione abusiva di suolo pubblico, alla violazione di sigilli, all’istigazione a delinquere. Indagato anche Alberto Perino, storico leader no Tav, per istigazione a delinquere. Questa mattina la Digos è arrivata a casa sua a Condove, in val di Susa e in altre case di militanti No Tav. A lui e ad altre quattro persone (una di queste vive nel centro sociale Askatasuna di Torino) sono stati consegnati avvisi di garanzia per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, per l’episodio, avvenuto il 24 maggio scorso, del lancio di sassi contro polizia e camion dei lavoratori nell’area del cantiere a Chiomonte. Su Perino si indaga anche per istigazione a delinquere, per alcune sue frasi gridate ai No Tav quella notte e altre dichiarazioni. Un gruppo di circa 200 manifestanti dalle 7 si è ritrovato sotto casa di Perino “in segno di solidarietà”.
Tutto è cominciato nel gennaio del 2010, all’autoporto di Susa, luogo in cui, inizialmente, doveva essere effettuato uno dei sondaggi geognostici preliminare alla realizzazione dell’opera. I No Tav avevano occupato l’area e si erano creati momenti di tensione con le forze dell’ordine. Nel settembre del 2010, i militanti del movimento avevano costruito una baita nell’area del cantiere di Chiomonte, casetta che è diventata il loro presidio permanente, e che, da un mese, è occupata giorno e notte da decine di persone. I carabinieri più volte avevano apposto i sigilli sequestrando la baita, ma i manifestanti, compresi Beppe Grillo e lo storico leader del movimento Alberto Perino, li avevano puntualmente tolti. Infine, lo scorso 24 maggio, i no Tav, all’arrivo dei camion che avrebbero dovuto iniziare i lavori di recinzione dell’area, scortati dalle forze dell’ordine, avevano lanciato sassi contro le vetture sull’autostrada, che era stata chiusa per l’intera notte. I lavori non erano quindi iniziati. Il termine previsto per l’avvio, confermato dal governo, è il 30 giugno.
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