Reggio Calabria, 15 giu. (LaPresse) – Otto imprese sequestrate, per un valore di 30 milioni di euro, 37 indagati, responsabili a vario titolo dei reati di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. E’ questo l’esito di una complessa indagine in materia di frode ai danni dell’erario scoperta dai finanzieri della compagnia di Palmi insieme ai colleghi di Taurianova, provincia di Reggio Calabria. L’attività investigativa ha portato alla luce l’esistenza di una associazione a delinquere, costituita da un gruppo di imprenditori legati da vincoli familiari, che è riuscita nell’arco di tutto il trascorso decennio a realizzare un vero e proprio impero economico reinvestendo, di volta in volta, le somme illecitamente acquisite come aiuti pubblici.

Si tratta di aziende operanti nel settore olivicolo e nel settore turistico-alberghiero, attive nella fascia aspromontana tirrenica della provincia di Reggio Calabria.

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