Per Emer Cook, direttrice esecutiva di Ema (l’Agenzia europea del farmaco) esiste un legame tra i casi di trombosi e il vaccino di AstraZeneca, ma i trombi sono “effetti collaterali molto rari” del vaccino . Lo ha detto durante la conferenza stampa sulle relazioni tra le dosi del vaccino anglo-svedese e i rari coaguli di sangue, segnalati in diversi paesi, confermando però che i benefici sono superiori ai rischi. Il vaccino infatti secondo Ema è “altamente efficace” ed evita il ricovero ospedaliero.
L’Ema conferma quindi che “il bilancio rischi/benefici rimane positivo” per il vaccino AstraZeneca: “i benefici del vaccino continuano a superare i rischi per le persone che lo ricevono. Il vaccino è efficace nella prevenzione del Covid-19 e nella riduzione dei ricoveri e dei decessi”, sottolinea l’agenzia. Finora la maggior parte dei casi” di trombi “segnalati si è verificata in donne di età inferiore a 60 anni entro 2 settimane dalla vaccinazione. Sulla base delle prove attualmente disponibili, fattori di rischio specifici non sono stati confermati”, raccomandando che “le persone che hanno ricevuto il vaccino devono cercare immediatamente assistenza medica se sviluppano sintomi di questa combinazione di coaguli di sangue e piastrine basse”. “Ci saranno ulteriori ricerche su queste complicazioni” ma intanto è importante essere “consapevoli dei rischi dei sintomi che possono verificarsi nelle prime due settimane dalla somministazione”, come per esempio “fiato corto, costante mal di testa, fatica e un dolore costante nel punto dove è stata eseguita l’iniezione“.
Al termine della conferenza stampa, alle 17, si terrà un incontro informale dei ministri della Salute dell’Unione europea. Lo ha annunciato la presidenza di turno portoghese dell’Unione europea, su Twitter.

