Dopo 28 giorni dalla vaccinazione oltre il 94% dei soggetti nella fascia d’età 18-55 anni vaccinati con una sola dose ha prodotto anticorpi

Anche l’Italia accelera sul vaccino allo studio a livello nazionale. Meno di cinque mesi dopo le prime iniezioni avvenute il 24 agosto scorso, sono arrivati i primi risultati della Fase 1 del siero GRAd-CoV2 contro il Coronavirus prodotto da ReiThera e l’obiettivo è già ambizioso: 100 milioni di dosi l’anno. Dopo 28 giorni dalla vaccinazione oltre il 94% dei soggetti nella fascia d’età 18-55 anni vaccinati con una sola dose ha prodotto anticorpi, ed oltre il 90% ha sviluppato anticorpi con potere neutralizzante nei confronti del virus. E ancora: nessun evento avverso è stato registrato nelle 100 persone testate e si è evidenziato un picco di produzione a quattro settimane che resta costante. Il nuovo vaccino, prodotto dall’azienda italiana che ha sede a Castel Romano, è pensato come monodose e si mantiene stabile a una temperatura di 2-8 gradi.

“Ha dimostrato di essere sicuro e induce la capacità di produrre anticorpi negli adulti, con una risposta simile a quella dei sieri di Pfizer e Moderna”, ha spiegato nella conferenza stampa all’Ospedale Spallanzani il direttore scientifico Giuseppe Ippolito. Si tratta di un progetto molto importante e fortemente sostenuto dal governo, pronto a puntare con forza un vaccino facilmente conservabile a temperatura da frigo, a differenza di quello Pfizer. “L’esecutivo ha destinato una quantità di risorse sufficienti per lo sviluppo successivo di Reithera, entrerà nel capitale dell’azienda per la successiva fase 2 e fase 3. Puntiamo a diventare indipendenti come Paese”, è la rassicurazione firmata Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza, alle prese con la delicata fase di somministrazioni in Italia, secondo Paese in Europa per numero di dosi iniettate.

ReiThera è uno dei 44 vaccini in fase 1 sugli oltre 200 allo studio (compresa la fase pre clinica). Dopo cinque mesi è terminata è appunto la prima fase, i cosiddetti safety trials, che prevede di inoculare del vaccino a un piccolissimo numero di volontari, con lo scopo di valutare sicurezza e dosaggio non patogeno.

Per gli altri due step del vaccino, necessari prima dell’autorizzazione di Ema ed Aifa, serviranno altri sei mesi. “Possiamo mirare a una produzione di 100 milioni di dosi l’anno”, rilancia sorridendo Antonella Folgori, presidente di ReiThera, che collabora con l’azienda tedesca Leukocare. Il vaccino “è ben tollerato” e, spiegano Ippolito e la stessa azienda, protegge dal virus senza il bisogno di due dosi.

“Sono incoraggianti i primi risultati del vaccino sperimentato allo Spallanzani. Se si confermeranno i dati ottenuti finora avremo nei prossimi mesi un vaccino efficace e sicuro con una sola dose invece che con due dosi, prodotto interamente nel nostro Paese”, esulta il ministro della Salute Roberto Speranza, mentre il governatore del Lazio Nicola Zingaretti parla di una “grande scommessa” che ha dato risultati “rivoluzionari”.

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