Vaccinazioni sono "priorità assoluta" per il Governo, ha spiegato il ministro
Il Piano per le vaccinazioni contro il Covid-19 è una “priorità assoluta” del Governo e rappresenta “una partita fondamentale” per sconfiggere la pandemia e mettersi definitivamente alle spalle l’emergenza sanitaria. Roberto Speranza lo sottolinea da giorni, e la prossima settimana riferirà in Parlamento proprio per presentare “il piano strategico sui vaccini che stiamo predisponendo” e che sarà poi il Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, a rendere operativo. L’appuntamento in Aula del ministro della Salute è fissato per il 2 dicembre, quando forse la Commissione europea avrà arricchito ancor di più il suo già ampio portafoglio di vaccini. Dopo aver siglato l’intesa con AstraZeneca, Sanofi-Gsk, Janssen Pharmaceutica NV, BioNTech-Pfizer, e approvato quella con CureVac, a Bruxelles è stato infatti approvato un sesto contratto, questa volta con la società farmaceutica Moderna, che prevede l’acquisto iniziale di 80 milioni di dosi per conto di tutti gli Stati membri dell’Ue, con l’opzione di richiedere fino a 80 milioni di dosi ulteriori.
“I primi cittadini europei potrebbero essere vaccinati ancor prima della fine di dicembre. Finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel” ha affermato la presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, ricordando però che “i vaccini sono importanti, ma quel che conta sono le vaccinazioni”. Ecco perché Speranza immagina una campagna di vaccinazione “molto larga” nel Paese. Almeno inizialmente, per costruire l’immunità di gregge, si sceglierà quindi la strada della persuasione. Per quella dell’obbligatorietà si valuterà in corso d’opera. A differenza del vaccino anti-influenzale, poi, gli acquisti saranno centralizzati. Il titolare del dicastero di viale Trastevere lo dice chiaramente: “Non sono le singole Regioni che comprano il vaccino, ma è lo Stato attraverso le procedure europee che lo avrà direttamente. Ci sarà una condivisione sul piano anche con i territori”.
L’Italia avrà a disposizione il 13,65% di tutti i vaccini già opzionati in sede europea. Il primo ad arrivare dovrebbe essere quello a doppia somministrazione della Pfizer, con 3,4 milioni di dosi. Ovviamente, ribadisce Speranza, verranno fatte tutte le verifiche affinchè il vaccino che sarà distribuito sia efficace e sicuro. Anche perché sarà grazie al piano vaccinale che si intraprenderà quel percorso “che ci consentirà di aprire una fase diversa”. “Dobbiamo resistere per alcuni mesi” è il messaggio del ministro, che invita tutti a non “abbassare la guardia”, a non commettere “leggerezze”. Nonostante da alcune settimane arrivino segnali incoraggianti dalla curva dei contagi, con l’Rt in discesa, la pressione sul Ssn resta infatti sempre molto significativa e “il numero dei decessi non può non colpirci”. Un dato che si spera il vaccino riuscirà ad azzerare.
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