“Italia-Israele non si dovrebbe giocare? E’ una considerazione del sindaco di Udine, che rispetto. Io sono un uomo di pace e mi auguro che in tutto il mondo ci sia la pace. Fa male al cuore vedere civili e bambini che ci lasciano la vita, dopo però noi facciamo un altro mestiere“. Lo ha detto il ct della nazionale Rino Gattuso in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano in vista degli impegni contro Estonia e Israele validi per la qualificazione al Mondiale 2026. “Israele è nel nostro girone, ci dobbiamo giocare“, ha aggiunto.
“L’esclusione di Chiesa dai convocati? Ho parlato con Fede, è stata una scelta condivisa. Non si sentiva pronto per tornare, vuole essere al 100%. Lo abbiamo deciso insieme con grandissima tranquillità”. Lo ha detto il ct della nazionale Rino Gattuso in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano in vista degli impegni contro Estonia e Israele validi per la qualificazione al Mondiale 2026. “Non è difficile fare le convocazioni, anzi a volte devi lasciare qualcuno a casa – ha ammesso – abbiamo lasciato a casa Buongiorno, Ricci, Cristante, tutti giocatori che fanno parte del nostro progetto”.
Il Viminale ha confermato che si può giocare e non ci sono rischi per la sicurezza.
Figc in contatto con la Uefa per progetti umanitari
La Figc è in contatto con la Uefa per provare ad attivare una forma di sostegno a progetti umanitari in vista delle partita tra Italia e Israele, valida per la qualificazione al Mondiale 2026, in programma il prossimo 14 ottobre a Udine. Secondo quanto si apprende attualmente nulla è stato stabilito ma la volontà della federazione è di organizzare qualche iniziativa, insieme all’Uefa, a tutela delle vittime civili del conflitto in corso in Medioriente, sia palestinesi che israeliani.
Il sindaco di Udine ha detto “opportuno rinviare la partita”
“Ho settant’anni. Non ricordo nulla di simile a quel che sta accadendo a Gaza. Io credo che sia opportuno attendere momenti migliori, rinviare la partita e recuperarla: credo che ci sia il tempo e temo purtroppo che nell’arco di un mese e mezzo non si arriverà al cessate il fuoco”. A dirlo, in una intervista al Messaggero Veneto, è il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, in merito alla partita di calcio tra Italia e Israele in programma il prossimo 14 ottobre allo stadio Friuli di Udine. “Israele non è stato escluso dalle competizioni sportive internazionali – osserva il primo cittadino -. Ma di fronte a un dramma che non ha eguali negli ultimi ottant’anni, davanti a tanta sofferenza io dico: fermiamoci, giocare adesso sarebbe inopportuno”. De Toni non ha potere di veto sulla partita: “Lo stadio è gestito dall’Udinese – dice -, la decisione di ospitare i match della nazionale è della Figc, la partita è organizzata dall’Uefa”. Intanto ha già raggiunto 20mila firme la petizione online lanciata da Possibile per chiedere lo stop all’incontro.
Il calendario, la classifica e le speranze azzurre
L’Italia arriva al primo appuntamento con l’Estonia con 3 punti in due gare, frutto della sconfitta contro la Norvegia e della vittoria sulla Moldova. La classifica del Girone I vede la Norvegia al comando con 12 punti, seguita da Israele con 6, mentre gli Azzurri sono terzi a quota 3 insieme all’Estonia.
Per riaprire il discorso qualificazione diretta, sarà fondamentale ottenere due vittorie consecutive contro Estonia e Israele, possibilmente con un buon margine nella differenza reti. Solo così l’Italia potrà evitare i playoff, che nelle ultime due edizioni mondiali hanno segnato le dolorose eliminazioni degli Azzurri.