Euro 2032, Simonelli: “Rischio revoca candidatura Italia”

Euro 2032, Simonelli: “Rischio revoca candidatura Italia”
Juventus vs Milan – EA Sports FC Supercup 2024/2025

Il presidente della Lega Serie A: “Ceferin ha criticato fortemente gli stadi italiani e gli do ragione”

Stadi italiani “in stato comatoso”, con un rischio di revoca della candidatura per Euro 2032.

Udine è un esempio di eccellenza, il suo Bluenergy Stadium ci ha fatto fare una gran bella figura. Peccato però che, al di là di Udine, Bergamo e Torino, il resto dei nostri stadi è in uno stato comatoso. Ceferin ha criticato fortemente gli stadi italiani e gli do ragione. Siamo arretrati rispetto a tutti gli altri paesi: negli ultimi 18 anni abbiano inaugurato solo sei stadi, di cui solo tre in Serie A. Nel resto d’Europa 226″. Così il presidente della Lega Serie A Ezio Maria Simonelli, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. “Sono molto preoccupato, stiamo insistendo col governo per snellire la procedura. Ma sono veramente preoccupato per gli Europei 2032. Candidatura a rischio? Spero sia solo una mia preoccupazione. Ma quando il presidente dell’Uefa dice che i nostri stadi sono in uno stato comatoso e gli Europei sono tra sei anni, il rischio che ci possa essere revocata la candidatura c’è“, ha aggiunto.

“Rischiamo una figura non bellissima a livello internazionale. Spero che questo rischio lo veda anche il governo e che possa servire per snellire la burocrazia e per mettere a tacere i famosi comitati del no, che in Italia non fanno mai fare niente, e le sovrintendenze che dovrebbero tutelare i beni culturali. Ma non ho capito che tipo di tutela ci debba essere per uno stadio come San Siro: ha cent’anni, è stato rifatto nel 1955 e si discute se è stato inaugurato prima o dopo novembre. Sono cose assurde: è uno stadio che non è più funzionale al gioco del Calcio e ad accogliere degnamente le persone. Basta andare nei bagni di San Siro per rendersi conto. Si deve rifare un nuovo stadio, punto e basta, mettendo fine a tutte queste diatribe strumentali e senza senso”, ha spiegato. 

Abbiamo provato a far chiudere il mercato prima dell’inizio del campionato, sono andato personalmente a Londra per incontrare l’amministratore delegato della Premier League Richard Master. Inghilterra, Germania e Francia erano d’accordo, ma la Spagna si è opposta. Essendo dei campionati interconnessi, se non prendiamo una decisione tutti insieme non si può fare, si correrebbe il rischio di perdere un giocatore senza poi poterlo sostituire. Ci stiamo lavorando, speriamo l’anno prossimo di convincere il presidente della Liga Tebas, una persona molto intelligente ma anche molto difficile” ha detto Maria Simonelli, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, sulla possibilità in futuro di poter chiudere la sessione estiva di calciomercato prima dell’inizio del campionato.

 “La Supercoppa è da sempre il nostro prodotto di vetrina per farci conoscere all’estero, la prima volta fu nel 1993 a Washington. Poi Libia, Cina, Qatar e ora Arabia. Oltre alla prossima che andremo a giocare ci sarà anche un’altra edizione già contrattualizzata. Nei prossimi tre anni la scelta spetta a loro, ma ce ne sarà un’altra in Arabia” ha detto ancora.

© Riproduzione Riservata