Manca ancora un mese e mezzo all’inizio del campionato di Serie A 2025-26, ma in casa Lazio è già caos. La società biancoceleste è stata infatti costretta a rinviare la presentazione del nuovo allenatore Maurizio Sarri dopo essere stata bersaglio di grandi polemiche per la decisione di effettuarla senza la presenza di giornalisti. La presentazione, che era originariamente prevista per giovedì 10 luglio alle 18 presso gli studi televisivi di Formello, nelle intenzioni del club avrebbe dovuto essere chiusa sia al pubblico che alla stampa in presenza, offrendo la possibilità ai giornalisti di inviare una domanda per testata. Sono arrivate immediatamente le proteste dei giornalisti, che hanno portato la società a rinviare la presentazione “alla conclusione del ritiro precampionato di concerto con il tecnico”.
Lazio: “Nessuna limitazione della libertà di stampa”
Nella nota con cui comunica il rinvio, la Lazio respinge “convintamente qualunque tentativo di attribuire alla S.S. Lazio la volontà di limitare la libertà di stampa o di sottrarre il nostro allenatore al legittimo confronto con i giornalisti. Nulla di più lontano dalla realtà. La società ha sempre garantito il massimo rispetto nei confronti dell’informazione e dei professionisti che quotidianamente seguono il nostro mondo quotidianamente. Proprio questa mattina, per la prima volta nella storia del club, abbiamo aperto il nostro centro sportivo di Formello alla stampa accreditata alla vigilia del ritiro, offrendo una visita completa che ha consentito di osservare da vicino le rilevanti innovazioni tecnologiche e strutturali introdotte”. Nella nota si spiega: “La scelta di realizzare la conferenza di presentazione di Mister Sarri negli studi televisivi del Club nasce dalla volontà di offrire un prodotto tecnologicamente avanzato, innovativo e trasparente. La comunicazione moderna richiede linguaggi e strumenti nuovi, che sappiano coniugare accessibilità, qualità e trasparenza. È in questa direzione che stiamo lavorando, senza alcuna intenzione di eludere il ruolo dell’informazione, ma anzi con l’obiettivo di valorizzarlo”.
“Disponibili a un confronto costruttivo con la categoria”
“È questo, d’altronde, lo spirito con cui è nata la media company della S.S. Lazio, ideata e realizzata all’interno del nostro centro sportivo: una struttura che lavora quotidianamente per produrre contenuti di valore, garantendo un’offerta fruibile da tutti i media e dai nostri tifosi. Un progetto aperto, inclusivo e trasparente, che ha più volte dimostrato disponibilità e attenzione nei confronti della stampa – conclude la società biancoceleste – Ribadiamo la nostra disponibilità a un confronto costruttivo con tutti gli organismi della categoria, nel rispetto dei ruoli e nella convinzione che la collaborazione – non la contrapposizione – sia la chiave per rafforzare il rapporto tra sport e informazione”.
La protesta dei giornalisti
L’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) Roma, in pieno accordo con l’Ussi Nazionale, Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) e l’Ordine dei Giornalisti del Lazio, aveva diramato un duro comunicato ritenendo “molto grave l’organizzazione della conferenza stampa con cui la SS Lazio presenterà il 10 luglio il suo tecnico Maurizio Sarri. Nessun collega in presenza, la possibilità di inviare una domanda per testata ci pare quanto meno offensivo nei confronti della nostra categoria. Diciamolo in maniera chiara, questo sistema di lavoro non è ammissibile. Chiediamo quindi alla Società Sportiva Lazio di ripristinare il vecchio metodo e di permettere a tutti i giornalisti accreditati di poter interagire in presenza”. La nota era firmata dal presidente di Ussi Roma, Jacopo Volpi. “Una conferenza stampa senza giornalisti. La S.S. Lazio ha annunciato che la presentazione del nuovo allenatore Maurizio Sarri avverrà nel centro televisivo della società sportiva, senza la presenza né di telecamere né di giornalisti. Chi vorrà porre domande dovrà farlo – una a testa, mi raccomando – inviandole via mail in anticipo. È uno schiaffo all’informazione. Ai giornalisti. Alla libertà di stampa. A questi atti di protervia la reazione dovrebbe essere una protesta civile: non partecipare allo show. La Lazio non vuole la ‘stampa in presenza’? E allora la stampa dovrebbe decidere di non essere presente. Ringrazio l’Ussi (Unione Stampa Sportiva) per l’intervento immediato e deciso in difesa della dignità dei giornalisti sportivi“, ha aggiunto il presidente dell’Fnsi, Vittorio Di Trapani.
Libertà di informazione messa a dura prova anche nello sport
Il Consiglio regionale dei Giornalisti del Lazio “trova inaccettabile che la Società Sportiva Lazio organizzi la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore Maurizio Sarri senza la presenza dei giornalisti. Le domande, come ai tempi del Covid, dovranno essere inviate via mail in anticipo – si legge nella nota dell’Odg Lazio – Secondo il presidente Guido D’Ubaldo non è questo il modo di garantire la libertà di informazione, già da tempo messa a dura prova anche nel mondo dello sport. Purtroppo sono tanti i tentativi che ledono la dignità dei giornalisti e che impediscono di fatto il diritto/dovere di informare. Un sistema che tenta di aggirare l’intermediazione critica dei giornalisti”. “Invitiamo la Societá Sportiva Lazio – ha detto D’Ubaldo -, a rivedere questa assurda decisione. Il presidente Lotito, al quale vanno i nostri auguri di pronta guarigione, iscritto al nostro Ordine, dovrebbe essere sensibile a questa civile forma di protesta. Nei prossimi giorni inviteremo i responsabili dell’ufficio stampa del club per un confronto sulla situazione”.