L'inchiesta 'Prisma' arrivata a Torino dalla Capitale
Plusvalenze Juve: alcune richieste di patteggiamento comprese tra 1 anno e 8 mesi e 11 mesi, sono state presentate per una decina di imputati nel processo scaturito dall’inchiesta ‘Prisma’, arrivata da Torino alla Capitale.
Gli ex dirigenti coinvolti: ecco chi sono
Tra i soggetti coinvolti figurano nomi di spicco del passato dirigenziale della Juventus: l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vicepresidente Pavel Nedved, l’ex direttore sportivo Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene. Per quest’ultimo, il pubblico ministero Lorenzo Del Giudice ha richiesto il non luogo a procedere, una posizione che lo distinguerebbe dagli altri ex dirigenti coinvolti. Poi sono coinvolti altri quattro dirigenti e la stessa Juventus come responsabile amministrativo.
L’inchiesta sulle plusvalenze: le accuse
Le accuse, mosse a vario titolo, comprendono aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni. Al centro dell’indagine vi sono presunte plusvalenze fittizie e operazioni illecite legate alla gestione degli stipendi dei calciatori nel 2020, durante l’emergenza Covid-19, quando i club affrontavano forti pressioni economiche. Circa duecento fra azionisti, oltre a Consob e associazioni consumatori, sono parti civili nel procedimento.
La decisione attesa a settembre
La decisione del giudice per l’udienza preliminare, Anna Maria Gavoni, è attesa per il prossimo 22 settembre. In quella data si saprà se le richieste di patteggiamento saranno accolte o se si andrà a giudizio ordinario.
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