Finale di Champions League, nuova protesta degli ultras dell’Inter per i prezzi dei biglietti. I tagliandi per il match di sabato 31 maggio nel quale i nerazzurri affronteranno il Paris Saint-Germain sono saliti fino a 14mila euro online.
Da quanto si apprende una nuova protesta ad Appiano Gentile è stata indetta per domani dagli ultras dell’Inter contro la carenza di biglietti riservati per la finale di Champions League con il Paris Saint-Germain sabato sera all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Il tifo organizzato nerazzurro protesta per la vendita online su siti specializzati, come HelloTickets o ViaGoGo, di tagliandi che per la curva dell’Inter sono al momento in vendita da 3.209 euro, fino ai 14.729 euro a biglietto delle tribune neutre o i quasi 17.500 dei posti ‘business’ e ‘Vip skybox’.
Protesta che ha preso di mira la dirigenza nerazzurra, finita coinvolta (ma non indagata) nell’inchiesta ‘Doppia Curva‘ della Direzione distrettuale antimafia di Milano per la vicenda-fotocopia della finale di Istanbul del 2023 persa contro il Manchester City, quando gli ex membri del direttivo della Nord, oggi tutti in carcere, pressarono il vice presidente Javier Zanetti e l’allenatore Simone Inzaghi per avere 200 biglietti in più rispetto ai mille che erano stati loro riservati. Sono finiti indagati e imputati per estorsione.
Tra i nomi del management nerazzurro contro cui si scagliano gli ultras c’è in particolare Luca Innocenti, il 44enne ‘Responsabile dei Ricavi da Stadio’ della società (di fatto responsabile biglietteria), portato nel club dopo essere stato dirigente di una società svizzera di biglietteria online e già indicato nell’informative della squadra mobile di Milano come uno dei soggetti che si è attirato “l’odio della Curva” per aver “segnalato alcune situazioni ‘atipiche’ nella gestione dei rapporti con gli ultras che sussistevano prima del suo avvento” e a cui avrebbe “posto fine con decisione”. L’uomo è stato sentito come testimone nei vari filoni che compongono l’inchiesta dei pm Storari-Ombra-Lesti-Ammendola-Dolci, esternando le proprie preoccupazioni in più di un’occasione. Nei giorni scorsi uno degli storici legali degli ultras, Mirko Perlino, ha scritto una lettera al presidente dell’Inter, Beppe Marotta, al questore di Milano, Bruno Megale, al presidente del Tribunale, Fabio Roia, e al Procuratore Marcello Viola, chiedendo un incontro urgente per alcuni membri del direttivo che si sarebbero detti disposti a pagare i biglietti in anticipo, fornire i nominativi e accettare il divieto del cambio del nominativo.
La finale di Champions League tra Inter e Paris Saint-Germain si giocherà sabato 31 maggio alla Fußball Arena München di Monaco di Baviera, lo stesso stadio in cui i nerazzurri hanno eliminato il Bayern Monaco nei quarti di finale, rafforzando il loro cammino europeo. La squadra di Simone Inzaghi torna così a disputare l’atto conclusivo della massima competizione continentale dopo la finale persa contro il Manchester City nel 2023, mentre il PSG va a caccia del primo storico trionfo nella competizione, guidato da Kylian Mbappé nella sua ultima partita con i parigini.
Per chi rimarrà a Milano, sarà comunque possibile assistere al match sul maxi schermo allestito nello stadio di San Siro. La decisione è stata presa dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, guidato dal Prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia. Già dieci giorni fa il sindaco Giuseppe Sala aveva lasciato intendere che l’ipotesi era concreta, dichiarando che era in corso un confronto con la società nerazzurra tramite la prefettura.