La società biancoceleste condanna le violenze: "Pronti a collaborare con le autorità". La testimonianza: "Sembrava una guerra"
Una ottantina di ultras della Lazio hanno aggredito, alle 23 di mercoledì, un gruppo di circa 70 tifosi spagnoli della Real Sociedad che si trovavano in un locale di via Leonina, al centro di Roma.
Aggressione degli ultras della Lazio: cosa è successo
Nove tifosi spagnoli – arrivati nella Capitale per assistere al match di Europa League in programma questa sera allo stadio Olimpico – sono stati feriti a coltellate. Lanciati anche oggetti. Gli aggressori sono fuggiti all’arrivo della polizia. Sul posto sono stati sequestrati diversi oggetti utilizzati per l’aggressione. Nell’immediatezza sono stati identificati alcuni soggetti nelle aree limitrofe al luogo dell’aggressione. Sono in corso approfondimenti investigativi anche con l’acquisizione delle immagini degli impianti di videosorveglianza cittadina.
Grave uno dei tifosi spagnoli
Uno dei nove supporters è stato dimesso con 12 giorni di prognosi per ferite da arma da taglio, uno è in prognosi riservata, e un altro resta ricoverato con prognosi di 30 giorni. Altri tre sono stati dimessi con un decorso clinico dai cinque agli otto giorni.
Operato tifoso spagnolo accoltellato
Iker Aranzadi Martinez, il tifoso spagnolo 27enne ferito più gravemente negli scontri, è stato operato d’urgenza al policlinico Umberto I. È stato accoltellato all’addome e la lama è penetrata fino al fegato, lesionandolo. Secondo quanto si apprende le sue condizioni sono gravi.
Attesa in procura informativa della Digos
È attesa per le prossime ore in procura a Roma una prima informativa della Digos e della questura di Roma sull’aggressione.
La testimonianza del proprietario del pub: “Erano tanti e sembrava una guerra”
“Sembrava una guerra, sentivamo i botti delle bombe carta, le urla: ‘Ammazziamoli tutti!'”. Fabio, proprietario del pub Finnegan nel rione Monti a Roma, è ancora scosso nel racconto di quanto accaduto ieri sera tra tifosi italiani e quelli della Real Sociedad. “Siamo a Monti nel pub Finnegan – prosegue il racconto – noi eravamo dentro a vedere le partite di Champions, fuori si sono dati appuntamento circa 70 supporters della Real Sociedad, non erano nel pub ma fuori sulla scalinata. Sono stati due ore tranquilli ma poi sono arrivate delle persone, noi ci siamo chiusi dentro. Hanno acceso fumogeni e non abbiamo visto nulla”.
“Urlavano, era una guerriglia, noi ci siamo barricati dentro e sentivamo le esplosioni dei bomboni e delle bombe carta. Eravamo tranquilli perché c’erano tre pattuglie della polizia. Gli scontri sono durati due-tre minuti, sembrava una vita. La polizia è intervenuta subito e sono scappati. Il pub ha avuto dei danni, una vetrina spaccata insieme ad alcune sedie e tavolini”.
“L’ambulanza – prosegue – è arrivata dopo un quarto d’ora, noi abbiamo aiutato un ragazzo nel pub, aveva sette coltellate nella schiena. Tutti erano sporchi di sangue e tutti erano molto giovani. Il ferito è andato via cosciente. Noi è trent’anni che siamo qui, non è un giorno. Per me avevano un appuntamento tra loro, sembrava aspettassero da tutta la sera che arrivasse qualcuno”.
Un testimone: “Ho visto un esercito vestito di nero, sembrava un film”
“Ho visto un gruppo di almeno 50 persone, con giacche nere e cappucci, che correva. Dietro di loro auto della polizia e civette in processione”, è la testimonianza di una residente del centro storico, che vuole restare anonima. La donna, mentre rientrava a casa in zona Colle Oppio poco dopo le 23, si è imbattuta nell’inseguimento della polizia e degli ultras. “Ho avuto paura. La scena era oggettivamente impressionante, di notte, al buio, nelle vie del quartiere, tutta questa gente vestita di nero, erano tanti. Mi sono chiusa in macchina dopo aver avuto un mancamento“, afferma. “Sembrava un flashmob, non avevo mai visto una cosa di questa portata prima d’ora”, sottolinea la residente. “Non erano scontri, era un esercito di gente vestita di nero che correva in gruppo seguita dalla polizia”, conclude: “Vedendo questa gente in gruppo che correva ho pensato, staranno girando qualcosa, visto che in zona girano mille film. Poi mi sono resa conto che non era così”.
La Lazio condanna le violenze: “Pronti a collaborare con autorità”
“In attesa degli sviluppi investigativi sui fatti accaduti nella notte, la S.S. Lazio nel condannare ogni forma di violenza, offre alle autorità la massima collaborazione e, all’esito delle indagini, ove accertato il coinvolgimento di appartenenti alla propria tifoseria, agirà duramente applicando le più rigide misure“, ha scritto la Lazio in una nota.
Presidente Real Sociedad: “Basta episodi come questo”
“Questo tipo di episodi devono finire. Dobbiamo lavorare per questo, dentro e fuori dai campi. Non può essere”, ha detto il presidente della Real Sociedad, Jokin Aperribay, commentando gli scontri in un punto stampa. “Sono eventi terribili e quello che si deve fare oggi è lavorare con tutti i soggetti che potrebbero essere a conoscenza e interessati alla partita di stasera: Lazio, Uefa, Polizia, e preoccuparci che gli eventi di ieri non influenzino oggi”, ha aggiunto. “Per quanto riguarda le condizioni fisiche dei due feriti, veniamo dai due ospedali. Ho potuto parlare con entrambi, i medici mi hanno fatto entrare in entrambe le loro stanze. Non ho informazioni sullo stato esatto della loro salute, perché i medici non devono darmele. Speriamo che guariscano al più presto. Hanno infortuni diversi e vedremo come si evolveranno nelle prossime ore. I medici sono stati gentili e abbiamo potuto far loro visita”, ha sottolineato.
Verini: “A Roma delirante violenza armata di estrema destra”
Gli scontri di ieri tra ultras della Lazio e della Real Sociedad nel centro di Roma sono “un’ulteriore conferma della gravità del fenomeno che riguarda purtroppo parte di tifoserie, naturalmente di tante frange di tifoserie ultrà, perché non è che tutti i tifosi sono delinquenti. Pare di capire che questa violenza armata in qualche modo sia anche collegata a deliranti estremismi politici, nel caso della Lazio dell’estrema destra”.
“Credo che il nostro lavoro appena iniziato dovrà ulteriormente accelerare e per quello che riusciremo a fare produrre anche risultati per proporre indicazioni al fine di prevenire e contrastare il fenomeno, dando pieno appoggio a procure e forze dell’ordine che si occupano di reprimere questi fenomeni”. Così a LaPresse il senatore Walter Verini, coordinatore del Comitato Speciale dell’Antimafia sul fenomeno della criminalità nelle curve degli stadi che proprio due giorni fa ha iniziato i lavori per aggiornare il quadro delle violenze ultras ascoltando come primo interlocutore il presidente della Figc Gabriele Gravina. “La strada – conclude Verini – è una forte opera di prevenzione unita al contrasto”.
Gualtieri: “Aggressione tifosi offende la città di Roma”
“Le immagini delle aggressioni di ieri sera a Roma nei confronti dei tifosi spagnoli sono vergognose e inaccettabili. Roma rigetta con forza queste scene di violenza folle che offendono la città, i suoi cittadini e lo spirito dello sport. Confido che le indagini delle forze dell’ordine facciano presto luce sui responsabili, perché la Capitale d’Italia non vuole e non merita di essere ricordata per simili barbarie”, ha dichiarato il sindaco Gualtieri a proposito dell’aggressione.
La Lazio condanna le violenze: “Pronti a collaborare con le autorità”
Intanto è arrivata la condanna da parte del club biancoceleste. “In attesa degli sviluppi investigativi sui fatti accaduti nella notte, la S.S. Lazio nel condannare ogni forma di violenza, offre alle autorità la massima collaborazione e, all’esito delle indagini, ove accertato il coinvolgimento di appartenenti alla propria tifoseria, agirà duramente applicando le più rigide misure“. Così la società in una nota.
Nota del Club
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— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) January 23, 2025
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