Dopo i trentamila fischietti vietati dello scorso autunno, la tifoseria interista ci riproverà a far sentire la sua voce con modalità ancora in fase di gestazione. Altra partita, altro avversario, stesso bersaglio. Perché nei piani della Curva Nord di San Siro, nonostante il nuovo corso al Secondo Anello Verde, a non passare di moda da ormai un biennio, è l’attacco a Romelu Lukaku, il campione belga che dall’Inter si separò nel luglio del 2023, frutto di un voltafaccia clamoroso proprio quando i pianeti sembravano essersi allineati per l’ennesimo ritorno a Milano. Quel tappeto sonoro assordante contro Big Rom, allora attaccante della Roma, venne vietato dalla questura dopo un pomeriggio di riunioni e mail rimbalzate tra la Capitale e Milano. Ma la contestazione non mancherà di farsi comunque sentire domenica nel match scudetto, quando il belga tornerà sul ‘luogo del delitto’ vestito con i colori del Napoli, guidato da un altro ex come Antonio Conte.
Sui social la tifoseria nerazzurra già scalpita chiedendo che accoglienza verrà riservata a Lukaku e quale coreografia adottare. Niente a che vedere con il tam tam mediatico di un anno fa quando per l’ex re diventato “traditore” e centro di gravità di quel Inter-Roma gli organizzatori della curva avevano previsto di dare in dotazione un fischietto. L’atmosfera generale portò ad una scelta che venne definita prudente per evitare qualsiasi miccia supplementare che potesse accendere gli animi. In effetti quest’anno l’ardore (o meglio l’astio nei confronti di un attaccante da oltre cento partite in nerazzurro e quasi 60 gol in A), sembra essere immutato. “Vi prego preparate qualcosa di speciale per Lukaku domenica… sarebbe bello un’atmosfera come lo scorso anno”, scrive un tifoso sui social, parole che riassumono il clima di ostilità che si prefigura domenica. In realtà però la miccia potrebbe rivelarsi bagnata. Perché stando a quanto dichiarato a ‘Il Mattino’ da Marco Materazzi, storico ex del Triplete, “quello che il pubblico di San Siro doveva dire a Lukaku, glielo ha già detto. Di sicuro si prenderà qualche fischio, ma non credo che il focus della partita sarà il suo ritorno”.
C’è anche curiosità per capire la reazione della tifoseria nerazzurra nei confronti di Antonio Conte, artefice dello scudetto 2020-21, dopo il secondo posto della stagione precedente. Il Napoli capolista certifica di fatto le qualità del tecnico che riabbraccerà San Siro dopo oltre tre anni. “Il tifoso interista è intelligente, conosce Conte e il suo modo di scegliere per la sua carriera – ha sottolineato Materazzi -. Gli interisti da lui hanno avuto solo cose positive“. Si profilano dunque due sentimenti contrapposti: cori e applausi per ‘mister scudetto’ mentre la musica cambierà ad ogni tocco di palla dell’ex re Big Rom, diventato da sogno a incubo dopo la notte stregata di Istanbul nella finale di Champions persa nel giugno del 2023 contro il City.