Lungo post del portiere rossonero dopo i tristi fatti di sabato sera a Udine
Mike Maignan in un lungo post su Instagram torna sui cori razzisti di sabato sera durante il match tra suo Milan e l’Udinese sul campo dei friulani spiegando che è una lotta difficile contro questo fenomeno ma “la vinceremo”. “Non è stato il giocatore ad essere stato aggredito. E’ stato l’uomo. E’ stato il padre di famiglia. Questa non è la prima volta che mi succede. E non sono il primo a cui è successo. Abbiamo fatto comunicati stampa, campagne pubblicitarie, protocolli e non è cambiato nulla”, ha scritto il portiere francese. “L’ho già detto e se è il caso lo ripeto: non sono una vittima. E voglio dire grazie al mio club AC Milan, ai miei compagni, all’arbitro, ai giocatori dell’Udinese – ha aggiunto – e a tutti quelli che mi hanno mandato messaggi, che mi hanno chiamato, che mi hanno sostenuto in privato e in pubblico. Non posso rispondere a tutti ma vi vedo e siamo insieme”.
“Oggi è un intero sistema che deve assumersi le proprie responsabilità – ha continuato il numero 16 rossonero – gli autori di questi atti, perché è facile agire in gruppo nell’anonimato di un forum; gli spettatori che erano in tribuna, che hanno visto tutto, che hanno sentito tutto ma che hanno scelto di tacere, siete complici; il club dell’Udinese, che ha parlato solo di interruzione della partita, come se nulla fosse, è complice; le autorità e la Procura, con tutto quello che sta succedendo, se non fai nulla, sarai complice anche tu”.
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Udinese: “Solidarietà a Maignan, club condanna ogni forma di razzismo”
L’Udinese Calcio con una nota ufficiale sul proprio sito “è profondamente dispiaciuta e condanna ogni atto di razzismo e violenza. Riaffermiamo la nostra avversione a qualsiasi forma di discriminazione ed esprimiamo la nostra profonda solidarietà al giocatore del Milan Mike Maignan alla luce del deplorevole episodio avvenuto sabato nel nostro stadio”.L’Udinese “collaborerà con tutte le autorità inquirenti per garantire l’immediato chiarimento dell’accaduto, con l’obiettivo di adottare ogni misura necessaria per punire i responsabili”. Come Club “continueremo a lavorare diligentemente, come abbiamo sempre fatto, per promuovere la diversità e l’integrazione di tutte le etnie, culture e lingue tra i nostri giocatori, lo staff, la città ed una tifoseria che ha sempre dimostrato correttezza”.
Milan silenzio social contro il razzismo
“In seguito agli inaccettabili fatti accaduti durante la partita contro l’Udinese, il Milan ha deciso di non pubblicare alcun contenuto sui social media oggi, 21 gennaio 2024, a sostegno di Mike Maignan e della lotta al razzismo”. È quanto si legge in un post sui profili social del Milan all’indomani della partita contro l’Udinese, in cui il portiere rossonero è stato oggetto di insulti razzisti tanto da costringere l’arbitro Maresca a sospendere il gioco per qualche minuto.
Sindaco Udine: “Proporrò cittadinanza onoraria a Maignan”
“La nostra è una città di tutti: Udine non è razzista. Per questo ho invitato personalmente Maignan a Udine per realizzare, insieme a Fondazione Milan, iniziative concrete per la lotta alla discriminazione. Proporrò anche al consiglio comunale di conferire al portiere la cittadinanza onoraria. Il Friuli è una terra accogliente e anche l’Udinese Calcio è da sempre una squadra multiculturale e inclusiva. Questi valori non possono essere umiliati da persone accecate dal razzismo con gesti che condanniamo fermamente”. Così in un messaggio su Facebook il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni.
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