Primo passo della politica, ora la decisione spetta al governo. La leggenda del Mundial 1982 è scomparsa il 9 dicembre 2020

Anche la politica ha fatto il primo passo. Il percorso che porta verso l’intitolazione dello stadio Olimpico di Roma a Paolo Rossi, leggenda azzurra di Spagna ’82, ha registrato una svolta. La Camera dei deputati, con 387 voti a favore, due astenuti e 5 contrari, ha approvato un ordine del giorno con il quale impegna il governo a valutare la possibilità di intestare l’impianto al capocannoniere azzurro artefice del trionfo mondiale.

Primo firmatario è l’onorevole Pierantonio Zanettin, deputato di Forza Italia. La scelta, che indica una precisa volontà condivisa da parlamento e governo, è stata subito commentata dalla moglie del calciatore, Federica Cappelletti. “Non ci sono parole per ringraziare ma vorrei che il percorso di intitolazione porti a unire e non a dividere, sarebbe molto bello, anche nel rispetto e nel ricordo di Paolo che nel 1982 ha fatto sognare l’Italia e gli italiani e che a distanza di 40 anni viene ricordato con un eroe nazionale, simbolo della maglia azzurra e dell’Italia campione del mondo”, sono state le sue parole in un post sul proprio account Instagram.

L’idea di intitolare a ‘Pablito’, scomparso il 9 dicembre 2020, lo stadio Olimpico non trova infatti i favori della tifoseria romana. Esclusi i tifosi vicentini nessuno tra gli appassionati che hanno avuto Rossi in squadra sembra intenzionato ad identificarlo come calciatore simbolo dell’identità locale al punto da intitolargli l’impianto.

Agli inizi di novembre fu il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ad esprimere la volontà della federazione di ‘dedicare’ lo stadio Olimpico di Roma a Paolo Rossi sottolineando di aver avviato un percorso di riconoscenza per ‘Pablito’, memoria storica di tutto il calcio italiano. La Figc ha quest’anno voluto omaggiarlo intitolandogli la sala del consiglio federale. A Rossi è stato finora dedicato lo stadio di Bucine, la cittadina in cui ha vissuto prima di morire, mentre a Prato, nel quartiere della sua città natale, a Santa Lucia, in piazzale della Cipressetta, è stato svelato un mezzobusto in bronzo, realizzato dall’artista fiorentina Elisa Morucci.

Anche Vicenza, dove Rossi con la maglia del Lanerossi si è costruito la sua carriera da sogno, si è mossa. Ed è in piena fibrillazione per omaggiarlo e celebrarlo con una statua da collocare davanti allo stadio ‘Menti’, a Largo Paolo Rossi, ovviamente al numero 9. “Il via libera dela camera è un bel regalo di fine anno. Una gran bella notizia che tutti gi sportivi accoglieranno con grande favore ed entusiasmo. E’ la vittoria della logica, dell’italianità e del buon senso. E anche dell’amore che è quello che tutti i tifosi hanno per l’immagine dell’Italia nel mondo, quella appunto di Paolo Rossi”, ha dichiarato a LaPresse il procuratore Claudio Pasqualin, grande amico di Rossi e facente parte di un comitato nato spontaneamente a Vicenza in ricordo di ‘Pablito’ con ventimila iscritti. Laziali e romanisti restano comunque uniti contro la proposta rivendicando un Olimpico da dedicare semmai ai loro beniamini. Rossi, eroe del popolo tricolore, finisce così per dividere Roma dal resto del Paese.

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