Per i bergamaschi è il primo successo in questa edizione della massima competizione continentle

L’Atalanta non si fa sorprendere dallo Young Boys e conquista la prima vittoria stagionale in Champions League. Nonché il primo davanti al suo pubblico. In un Gewiss Stadium finalmente riempito di tifosi, la squadra di Gasperini supera gli svizzeri, capaci di battere il Manchester United all’esordio, grazie a Pessina. Successo meritato per gli orobici, che dopo un primo tempo sottotono cambiano marcia nella ripresa. A piegare la resistenza degli ospiti, praticamente mai pericolosi, è il nazionale azzurro che va a segno dopo un gran spunto di un ispiratissimo Zapata e sigla il suo primo gol in una competizione europea. Atalanta che sale a 4 punti e in vetta al girone e può guardare con ottimismo al prossimo doppio impegno con il Manchester United. Nota stonata della serata, l’infortunio all’inizio del primo tempo di Gosens, che esce tra le lacrime. Gasperini si affida in avanti a Zapata, supportato da Pessina e Malinovskiy. Muriel, recuperato e disponibile dopo un mese di stop, parte dalla panchina. A trainare l’attacco degli svizzeri è Slebatcheu, alle sue spalle Elia e Ngamaleu.

Primo squillo per la Dea suonato da Zapata, che su bell’invito di Malinovskiy si libera e impegna con il mancino Von Ballmoos. Poco dopo, tegola per Gasperini: Gosens deve alzare bandiera bianca uscendo tra le lacrime, lo rileva Maehle. Proprio il neoentrato si mette in evidenza con un tiro che non dà problemi al portiere ospite. Al 17′ l’Atalanta sblocca il risultato, grazie all’autorete di Lauper: l’intervento del Var, però, annulla tutto per l’evidente fuorigioco di Toloi. Bergamaschi poi pericolosi con una palla di Zapata sulla quale Pessina viene anticipato, poi anora il colombiano cerca gloria di testa, senza inquadrare lo specchio. Poco prima della mezz’ora, ghiotta chance per gli svizzeri in contropiede, con Elia che entra in area e al cospetto di Musso conclude alto. Risponde la Dea con un destro da fuori di Maehle, ma prima dell’intervallo è Pessina a divorarsi l’1-0: sugli sviluppi di un angolo Toloi mette in mezzo per il nazionale azzurro che da pochi passi non riesce a deviare in rete. Nel complesso, è una Dea non brillante come nella sua versione migliore.

Gasperini si fa sentire e i suoi rientrano in campo dopo l’intervallo con maggior determinazione. Von Balmoos è attento su Toloi e poi sull’incornata di Pessina. Strepitoso, poi, il portiere dello Young Boys, nell’opporsi alla conclusione di Zappacosta. La Dea insiste con Malinovskiy, liberato da Pessina. E’ proprio il numero 32 dei bergamaschi a sbloccarla e a farsi perdonare il precedente errore, insaccando da due passi dopo la splendida azione di Zapata (68′). Nelle file orobiche Muriel rileva Malinovskiy e il colombiano si fa vedere con un sinistro fuori di poco. Il suo connazionale Zapata impegna di testa Von Ballmoos sul traversone di Toloi. C’è da gestire il preziosissimo vantaggio senza correre rischi inutili, missione riuscita. E la Dea si rende anche pericolosa. Il portiere degli svizzeri ipnotizza Muriel, che manca il colpo del ko. Nel recupero c’è comunque un piccolo brivido per la Dea con una botta da fuori di Martin Pereira, che non trova lo specchio.

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