Dai mitici ‘leoni di Highbury’ del 1934 al gol di Fabio Capello nel 1973 nel vecchio Wembley: Inghilterra-Italia, finale di Euro 2020, non è una partita come tutte le altre, è la sfida tra gli ‘inventori del gioco’ (ma a Firenze non la pensano così) e la squadra quattro volte campione del Mondo. Gli Azzurri hanno violato già due volte il leggendario tempio del calcio inglese (nel 1997 fu Zola a segnare il gol vittoria) e domani sera puntano ad uno storico tris. L’obiettivo è riportare in Italia un trofeo che manca ormai dal lontano 1968 e che negli ultimi 20 anni è sembrato stregato, viste le finali perse nel 2000 contro la Francia e nel 2012 contro la Spagna. Per gli amanti della ‘cabala’ però, l’11 luglio è lo stesso giorno della finale dei Mondiali nel 1982. “Speriamo che questa data sia ancora importante per gli italiani”, ha detto il ct azzurro. I ragazzi di Roberto Mancini arrivano a questo appuntamento con una striscia di 33 partite senza sconfitte, un’impresa impensabile quando l’attuale commissario tecnico ha preso in mano la squadra dopo la cocente delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali del 2018.
Italia a Wembley con voglia e determinazione
Comunque vada, il lavoro che sta svolgendo fin qui Mancini è straordinario ma sarebbe un delitto fermarsi proprio sul più bello. Per questo gli Azzurri arrivano a Wembley con la voglia e la determinazione per scrivere un’altra grande pagina di storia del calcio italiano, per lo più davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “E’ uno dei momenti più importanti della mia carriera. Rappresentiamo l’Italia e domani spero di avere quelle soddisfazioni che non ho avuto da calciatore”, ha dichiarato Mancini alla vigilia. “Non sono agitato, ma sicuramente la vigilia sarà diversa dalla prima partita con la Turchia. Ma noi dobbiamo solo giocare la nostra partita sapendo che possiamo fare bene. Solo questo deve essere il nostro pensiero, è comunque una partita di calcio e dobbiamo divertirci. Poi andremo in vacanza”, ha aggiunto. “L’Inghilterra è forte, anche in panchina ha giocatori bravissimi. Ma anche noi se siamo arrivati qui vuol dire che siamo forti”, ha detto ancora il Mancio. “Sarà una bellissima partita davanti allo stadio pieno e questa è una notizia meravigliosa. Sarà un bel giorno per giocare la partita, vedremo come andrà”, ha concluso Mancini.
All’arrivo della squadra all’aeroporto londinese di Luton, il presidente della Figc Gabriele Gravina si è soffermato sulle polemiche arbitrali che hanno fatto seguito alla semifinale tra Inghilterra e Danimarca. “Essere arrivati in finale è un grande risultato, ce la metteremo tutta per portare la Coppa in Italia. Le polemiche sul rischio di un possibile arbitraggio a sfavore – ha sottolineato – non rendono onore alla nostra tradizione sportiva e rischiano di distogliere concentrazione e attenzione dalla straordinaria festa di sport che sarà Italia-Inghilterra”. Sulla stessa lunghezza d’onda il capitano Giorgio Chiellini: “Non è la prima volta che si gioca una finale fuori casa, era la sede e sono stati bravi loro ad arrivarci. Ho sempre considerato l’Inghilterra una squadra forte e da finale, certo hanno giocato quasi sempre a Wembley ma anche noi tre gare a Roma. Nessuna polemica da parte mia, sarà una finale bellissima, poi vinca il migliore”.
A Londra anche Spinazzola
A fare il tifo per gli Azzurri in tribuna ci sarà anche Leonardo Spinazzola, volato a Londra con la squadra dopo il grave infortunio al tendine di Achille e l’intervento subito in Finlandia. E’ anche per lui che Chiellini e compagni proveranno ad alzare il trofeo, come hanno già più volte dichiarato nei giorni scorsi. Per il capitano, poi, sarà probabilmente l’ultima grande occasione di vincere qualcosa con la Nazionale e cancellare definitivamente l’amarissima serata di San Siro contro la Svezia. “Non abbiamo mai preso in considerazione l’idea di far parte del partito dell’onorevole sconfitta, ci godiamo questa avventura – ha detto – si respira qualcosa di diverso, lo dico da tanto tempo da quando ho deciso di continuare questo ciclo. Con un anno in più siamo cresciuti e i giovani sono diventati più maturi. C’è qualcosa di magico e speciale in questo gruppo”. Per quanto riguarda la formazione, Mancini dovrebbe confermare lo stesso undici schierato inizialmente contro la Spagna con Immobile centravanti. “Io sono felice di tutto il lavoro fatto da Ciro, come dal Gallo e da tutti gli altri. Hanno dato più del 100% altrimenti non saremmo in finale”, ha detto Mancini.
Sugli spalti presenti 60 mila spettatori
Oltre alla forza dell’Inghilterra, l’Italia dovrà fronteggiare anche un altro avversario: il pubblico di Wembley. Sui 60mila spettatori presenti, oltre 55mila saranno inglesi. Dall’Italia sono arrivati 1000 tifosi con un charter organizzato dalla Figc, tutti sottoposti ad un regime di ‘bolla anti Covid. Per il resto in queste ore è caccia al biglietto da parte dei tantissimi italiani che vivono a Londra e in tuttala Gran Bretagna. Tantissimi anche i tifosi che in Italia assisteranno alla partita in tv nei locali e nelle poche piazze in cui saranno montati i maxischermi. A loro Gravina ha rivolto un invito: “Siamo orgogliosi dell’entusiasmo che la Nazionale ha generato negli italiani, rappresenta una grande responsabilità che gli Azzurri vivono con piacere. Questo ritrovato amore tra l’Azzurro e i suoi sostenitori va però vissuto con coscienza, senza mettere a rischio la propria salute e quella degli altri. E’ bello condividere la passione per questa Nazionale, ma festeggiamenti di qualsiasi tipo si devono svolgere in sicurezza e secondo le indicazioni delle autorità competenti”.
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