Euro 2020, Italia con Austria per i quarti. Mancini: Onoreremo Wembley

Stasera a Londra azzurri in campo per gli ottavi di finale

Onorare Wembley per tornarci tra meno di due settimane. La Nazionale di Roberto Mancini è arrivata ieri pomeriggio a Londra dove oggi è in programma la partita contro l’Austria valida per gli ottavi di Euro 2020. Il clima che si respira è quello delle grandi notti azzurre, in palio c’è un posto tra le migliori otto squadre d’Europa. Di fronte un avversario ostico, l’Austria del ct di origini venete Franco Foda, ma che storicamente l’Italia ha quasi sempre battuto anche se l’ultimo incrocio tra le due squadre risale all’ agosto 2008, 2-2 in amichevole a Nizza.

“Domani è la prima partita in cui non si possono fare errori, quindi dovremo fare una grande partita. Nelle altre partite si poteva sbagliare, in questa no. Devi vincere per forza, non si può fare altro”, ha dichiarato alla vigilia il ct Mancini. “L’Austria è una squadra aggressiva, veloce e di qualità. Dovremo fare una grande partita. Loro hanno giocatori validi tecnicamente e fisicamente, non è semplice giocarci contro. Dovremo essere pronti, perchè pressano bene”, ha aggiunto.

Tre vittorie, sette gol segnati e zero subiti

L’Italia è fin qui la squadra che ha espresso il gioco più spettacolare ed efficace: tre vittorie con 7 gol segnati e 0 subiti. L’obiettivo per gli Azzurri è continuare su questa strada, perchè il sogno è quello di tornare a Wembley per le fasi finali del torneo. “Fino ad oggi mi sono divertito e vorrei continuare a farlo, devo ringraziare i giocatori che sono stati bravi. Questa è la cosa più importante”, ha detto ancora Mancini. “Wembley è uno stadio spettacolare, non tutti riescono a giocare qui. Devono giocare bene perchè lo stadio merita rispetto, sono sicuro che lo faranno”, ha aggiunto. “Giocheremo davanti a 25mila spettatori (di cui circa 1200 italiani residenti in UK), giocare davanti alla gente è sempre bello. E’ chiaro che si era creato qualcosa di speciale a Roma, ma ci sarà una bella atmosfera anche qui”, ha insistito Mancini.

Ancora fuori Chiellini e Florenzi

La formazione azzurra è ormai fatta, con le assenze di capitan Chiellini e Florenzi. Il ct sembra orientato a confermare per 10/11 la squadra che ha travolto la Svizzera, con Di Lorenzo terzino destro e Acerbi centrale. L’unica novità dovrebbe essere la presenza di Verratti a centrocampo al posto di Locatelli. In attacco confermatissimo il tridente composto da Insigne, Berardi e Immobile. “Chiunque andrà in campo domani farà quello che ha fatto fino ad oggi, giocherà bene e siamo tranquilli. Domani vedremo, ma pressapoco ci siamo”, ha detto Mancini. “E’ un grande piacere poter contare su tutti i giocatori in ottime condizione. Si gioca in undici, gli altri saranno pronti ad entrare”, ha aggiunto. “Dovremo fare la nostra partita, da qui alla quarta se riusciremo ad essere bravi, dobbiamo solo pensare a giocare il nostro calcio”, ha ribadito il ct azzurro.

Senza un Chiellini in fase di recupero, toccherà a Bonucci indossare la fascia di capitano e fare da guida agli azzurri più giovani. “E’ una vigilia come tutte le altre, si gioca una partita molto importante contro una squadra difficile da affrontare. C’è un bel clima nello spogliatoio e questa è la cosa più importante”, ha detto il centrale azzurro. “Ci sarà da stare attenti ai dettagli, sono le piccole cose che fanno pendere il risultato da una parte o dall’altra. Rispetto per l’Austria ma faremo il nostro gioco. Ho visto facce consapevoli di quello che ci stiamo giocando, volenterosi di dare un contributo e fare felice tutti gli italiani”, ha aggiunto. Per Bonucci “l’Austria è superiore alle prime tre squadre affrontare, hanno un collettivo importante con un modo di giocare tedesco con ritmi alti e pressione in avanti”. Infine sul suo essere un personaggio divisivo, il difensore della Juve ha concluso: “A me interessa che tutti gli italiani domani tifino questa squadra, poi se tra un mese tornerà il 50% di amore e odio è quello che mi ha sempre tenuto vivo. L’importante quando si indossa la casacca azzurra è dare tutto per questa maglia”. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò.