Sei squadre si contendono tre posti

Se il sipario sulla corsa scudetto è ormai calato a meno di un clamoroso harakiri dell’Inter, ipotesi alquanto improbabile, i riflettori si spostano ai piani inferiori, con una corsa Champions che continua a fare scintille. Tre i posti, sei le squadre in corsa racchiuse in nove punti: e ieri tutte hanno vinto, a conferma di una volata decisiva che con otto giornate ancora da giocare può ancora riservare più di un colpo di scena.

Con l’importante vittoria di Parma, il Milan ha dimostrato di ‘tenere botta’ e ha lanciato un avvertimento alle avversarie e tenuto distanti Juventus e Atalanta: Vecchia Signora (a -1) e Dea (a -2), alla vigilia della sfide rispettivamente vinte con Genoa e Fiorentina, confidavano in uno sgambetto dei ducali ai rossoneri che invece non si è concretizzato. La risposta più attesa della giornata era forse quella del Napoli, chiamato ad assorbire la battuta d’arresto con i bianconeri nel recupero. Il rischio che la botta a livello psicologico non fosse ancora smaltita era concreto, il 2-0 inflitto in casa della Sampdoria è un’iniezione di fiducia per una squadra che nonostante le difficoltà resta attaccata all’Europa che conta.

Obbligate alla rincorsa le due romane. Lazio e Roma al momento sembrano tagliate fuori, considerando il passo tenuto da quelle che le precedono in classifica, ma sono obbligate a crederci. E con due importanti successi, a Verona e con il Bologna, biancocelesti e giallorossi dichiarano di volersi giocare le loro carte fino alla fine. Da ricordare che la squadra di Inzaghi sono in attesa del verdetto della gara con il Toro. Oltre allo stato di salute delle squadre, decisivo sarà ovviamente il calendario, che tra scontri diretti e incroci con formazioni alla disperata caccia di punti per salvarsi potrebbe riscrivere le gerarchie.

In pole per il prezioso pass europeo c’è il Milan, che nonostante un 2021 segnato da alti e bassi continua a difendere con le unghie e con i denti la seconda piazza che garantirebbe il sospirato ritorno in Champions. Non è più il Diavolo protagonista della strepitosa cavalcata del girone di andata, ma capace di far emergere lo spirito di gruppo nei momenti duri, sotto la saggia ‘direzione d’orchestra’ di Stefano Pioli. Il tecnico lavora per risolvere il problema San Siro: nonostante la mancanza del pubblico, i rossoneri fanno molto meglio in trasferta che tra le mura amiche. In attesa dell’evoluzione del caso Ibrahimovic, che rischia di saltare le prossime due gare interne (Genoa e Sassuolo), le insidie maggiori arrivano dagli scontri diretti: Lazio (26 aprile), Juventus (9 maggio) e Atalanta (23 maggio). La ‘buona notizia’ è che saranno tutti impegni in trasferta. Rassegnata ormai a deporre lo scettro di regina d’Italia, la Juve non può fallire l’obiettivo Champions. Pirlo è atteso dalla prova del fuoco: domenica i bianconeri sono di scena a Bergamo.

Il 9 maggio Ronaldo e soci ospiteranno come detto il Milan, mentre l’atteso derby d’Italia (16 maggio) salvo clamorosi colpi di scena li vedranno fare visita a un’Inter già ampiamente ‘scudettata’. Ma non per questo Conte non proverà a non guastare i piani della storica rivale. Oltre alla sfida con la Juve, lo sprint della Dea verrà messo alla prova dalla trasferta in casa della Roma (22 aprile). Da capire, poi, a che punto saranno i giochi l’ultima giornata, quando la squadra di Gasperini riceverà il Diavolo. Il Napoli, al momento staccato di due lunghezze dal quarto posto, non può permettersi passi falsi e allo stesso tempo sperare che qualcuna davanti a lui rallenti. Il calendario, per Gattuso, riserva subito le ‘trappole’ Inter e Lazio, prossime avversarie al Maradona. Rincorre anche la Lazio, che con quattro vittorie di fila ha messo il turbo per provare a colmare il -6 dall’Atalanta. Inzaghi si gioca molto tra Napoli e Milan, mentre la penutima giornata occhio al derby (16 maggio) e chissà se metterà in palio punti pesanti per l’Europa. Il compito più difficile delle magnifiche sei tocca alla Roma, peraltro l’ultima sopravvissuta in Europa, dove con la vittoria sull’Ajax ha avvicinato la semifinale. Fonseca dovrà gestire al meglio le forze tra i due fronti, anche se i sette punti che separano i giallorossi dal quarto posto non sono pochi. E forse lo sconto diretto con l’Atalanta sarà il momento-verità per capire se puntare ancora alla Champions o ‘accontentarsi’ del pass per l’Europa League.

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