Biancocelesti ko 3-2, Zapata sbaglia rigore

Cinque gol, un rigore sbagliato e un’espulsione. In Atalanta-Lazio non è mancato niente, con gli orobici che scacciano via il fantasma di Gomez – partito definitivamente con destinazione Siviglia – accedendo alla semifinale di Coppa Italia contro una tra Napoli e Spezia. I biancocelesti, imbattuti nel 2021, si fermano dopo sei risultati utili consecutivi proprio nella gara che non ammetteva errori. La giostra del gol premia la Dea, brava a resistere in dieci per più di mezzora (espulso Palomino) e a trovare il gol qualificazione, firmato Miranchuk, proprio in inferiorità numerica. Neanche il penalty fallito da Zapata, entrato nel momento di maggiore difficoltà, ha permesso agli ospiti, graziati dal colombiano, di tornare in partita e prolungare la sfida ai supplementari.

Inzaghi e Gasperini si affidano al turnover soprattutto in attacco: da un lato ci sono Malinovskyi e Miranchuk in appoggio a Muriel, dall’altro agisce la coppia Pereira-Muriqi: panchina per i big Immobile-Correa e Ilicic-Zapata. Sono i padroni di casa a partire meglio e a sbloccare il risultato dopo pochi minuti con una zampata di Djimsiti, bravo a raccogliere la corta respinta di Reina sul tiro di Palomino. Sorpresi in avvio, i biancocelesti si organizzano col passare dei minuti e in venti minuti ribaltano tutto: al 17′ Muriqi conferma di essere qualcosa in più di un bomber di scorta pareggiando i conti con un colpo di testa chirurgico, passata la mezzora una ‘zingarata’ in area di rigore avversario di Acerbi vale il 2-1. L’Atalanta non si scompone e immediatamente trova il pari: Muriel affonda in velocità, si ‘beve’ proprio Acerbi e serve un cioccolatino per Malinovsky, che in corsa trova il rasoterra vincente.

L’altalena di emozioni del primo tempo continua a girare anche nella ripresa. Perché l’espulsione di Palomino per un fallo su Lazzari, almeno inizialmente, non tarpa le ali alla ‘Dea’. Che trova il gol del vantaggio subito dopo con Miranchuk, che approfitta dell’errore in fase di impostazione di Hoedt, che si fa rubare palla da Romero, e batte Reina in uscita. Gasperini ridisegna la sua creatura, cambiando interamente il fronte d’attacco e gettando nella mischia il solo Zapata. Il colombiano è abituato a fare reparto da solo ma al 20′, dopo un fallo in area di Hoedt, spreca il colpo del ko calciando debolmente un rigore tra le braccia di Reina. La Lazio resta aggrappata alla partita, Inzaghi si gioca anche la carta Immobile nel finale ma le opportunità migliori capitano sulla testa di Acerbi (Gollini miracoloso) e di Muriqi, che dal cuore dell’area spara alto. L’Atalanta soffre fino al triplice fischio ma la spunta in una partita palpitante. La corsa dei biancocelesti invece si ferma ai quarti, non senza rimpianti. Ma la banda biancoceleste potrà rifarsi tra pochi giorni, domenica, in una gara2 – sempre al Gewiss Stadium – che questa volta metterà in palio pesanti punti per la zona Champions.

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