Ancora a segno il bomber francese Nzola
La prima storica vittoria casalinga tra le mura del ‘Picco’ in Serie A è di quelle pesanti, che possono indirizzare una stagione. Lo Spezia regola 2-1 la Sampdoria al termine di una gara tiratissima e ottiene tre punti che sono puro ossigeno nella lotta per non retrocedere. La squadra di Italiano dopo lo scalpo al Napoli infila il secondo successo di fila mettendo sotto i blucerchiati, piegati dal rigore di Nzola al quarto d’ora nella ripresa dopo il botta e risposta nel primo tempo firmato da Terzi e Candreva. Per l’undici di Ranieri è il terzo ko nelle ultime quattro gare, ma è ancora presto per parlare di un campanello d’allarme. Lo Spezia invece continua a stupire e vola a +5 sulla zona salvezza. Che, di giornata in giornata, diventa un obiettivo sempre più raggiungibile
Ranieri sorprende lasciando in panchina Quagliarella e puntando su una coppia d’attacco leggera, con Damsgaard a supporto di Keita. Nessuna sorpresa invece tra i padroni di casa, con Italiano e il suo 4-3-3 con il tridente offensivo composto da Gyasi, Nzola e Farias. La gara inizia su buoni ritmi, con ribaltamenti di fronte continui. Le occasioni non mancano – Yoshida mura Nzola, Provedel salva su Thorsby – soprattutto per lo Spezia, che spreca con Nzola (bravo Audero) e poi con Estevez, il cui esterno di prima intenzione da fuori area si spegne di poco sul fondo. E dopo venti minuti vibranti arrivano anche i gol: la rete di testa di Terzi, sugli sviluppi di un calcio di punizione, non è certo inattesa, a differenza del pareggio lampo di Candreva, quattro minuti più tardi. La Samp riacciuffa subito l’1-1 con una bella azione corale in contropiede e non commette più l’errore di abbassarsi troppo. I blucerchiati addormentano la partita e si affidano alle invenzioni di Damsgaard, mentre dall’altra parte il collettivo dei padroni di casa rifiata dopo 25 minuti percorsi ai cento all’ora.
Nella ripresa l’equilibrio si spezza dopo un quarto d’ora. Thorsby spinge Pobega sul cross dalla destra di Vignali, Piccinini non ha dubbi e concede il rigore che Nzola trasforma con freddezza. Nella girandola di cambi Ranieri si gioca la carta Quagliarella, ma il più pericoloso è un altro neoentrato, Piccoli, già a segno a San Siro. Audero respinge di piede e tiene in vita gli ospiti, che nel finale si gettano in avanti e sfiorano il pari con una torsione di Yoshida a lato di un soffio. La reazione della Samp però è troppo tardiva. E a fine partita a far festa è solo uno Spezia sempre più consapevole di potersela giocare su questi livelli.
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